IFE Italia

Partecipiamo convintamente e con passione ....

di IFE Italia
sabato 4 febbraio 2017

Il contributo di IFE Italia all’assemblea nazionale di "Nonunadimeno" . Bologna, 4 e 5 febbraio 2017

IFE Italia partecipa convintamente e con passione al percorso NonUnaDiMeno poiché vi riconosce una speranza concreta per il miglioramento delle condizioni di vita delle donne e di tutte quelle soggettività oppresse e marginalizzate da questo sistema economico e sociale. La straordinaria mobilitazione di questi mesi ha messo in luce due aspetti importanti: da un lato vi è la lucida consapevolezza della barbarie di questa fase storica e del fatto che la radicalizzazione della misoginia, del maschilismo e dell’oppressione con le loro manifestazioni più brutali come il femminicidio si accompagnano e contaminano con la tremenda crisi economica e politica che permeano la quotidianità di tutte noi; dunque l’impoverimento generalizzato, la precarizzazione conseguente alla liberalizzazione del mondo del lavoro, l’attacco ai salari e il taglio al salario sociale (welfare, pesioni, sanità, istruzione ecc.) hanno anche favorito un generale impoverimento delle forme di solidarietà, dell’empatia e delle relazioni umane; ma la mobilitazione è anche il risultato della volontà di migliaia di donne, associazioni territoriali, centri antiviolenza, collettivi ecc. di mettersi in gioco e di organizzarsi per dare una svolta a questa situazione.

Vogliamo dare il nostro piccolo contributo al dibattito e alla costruzione di questo percorso le cui future tappe saranno il 4 e 5 febbraio a Bologna e lo sciopero dell’8 marzo.

Pensiamo e proponiamo che nella piattaforma dello sciopero debbano essere presenti due rivendicazioni fondamentali e strategiche: l’abolizione dell’obiezione di coscienza in tutte le strutture sanitarie pubbliche e il reintegro dell’articolo 18 esteso a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori dipendenti. Queste due rivendicazioni riaffermano e legano in due sfere differenti – il lavoro e la sessualità – l’imprescindibilità del fine dell’emancipazione e dell’autodeterminazione delle donne.

Riteniamo fondamentale un progetto di liberazione della donna che parta dalla sfera del privato e dell’intimo contestualizzandolo all’interno di un generale processo di trasformazione e miglioramento delle condizioni materiali di esistenza di ciascuna.

IFE Italia


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