IFE Italia

In tempi bui gli occhi cominciano a vedere

di Patricia Hynes
lunedì 6 febbraio 2017

Non sorprendono le grandi proteste e l’immediata azione di solidarietà di decine di avvocati e cittadini negli aeroporti statunitensi, dove centinaia di persone sono state “sospese” dal provvedimento voluto da Trump contro alcuni paesi musulmani. Non sorprendono perché sono numerosi i modi con cui, da diversi mesi, in basso piccoli gruppi locali proteggono i migranti privi di documenti dalla deportazione, esercitano pressioni per un salario minimo e una casa accessibile, offrono assistenza sanitaria a quelli che la perdono, si oppongono all’espansione delle scuole private, creano mercati contadini, lottano contro il cambiamento climatico. Del resto la storica e straordinaria Marcia delle Donne su Washington ha mostrato come sia in corso anche negli Usa, nonostante tutto, una tenace costruzione di altri mondi possibili

“In tempi bui gli occhi cominciano a vedere”. Scrivendo decenni fa il poeta Theodore Roethke non avrebbe potuto prevedere il più oscuro dei tempi. Penetrando nell’età buia di questa presidenza, straripante di miliardari, negatori del cambiamento climatico, generali dove dovrebbero stare civili, e ladri dei diritti delle donne, guardiamo oltre i circoli di Washington dove l’attività democratica, la costruzione di comunità e la compassione sono all’opera nel nostro paese.

C’è la storia recente di Kelly Carter, una cameriera afroamericana di Ashburn, Virginia, i cui clienti, una giovane coppia bianca, hanno lasciato un messaggio sul conto: “Splendido servizio, niente mance ai neri”. Foto del conto e della loro annotazione sono diventate virali e clienti si sono riversati a sostenerla, lasciando mance generose.

Ordinanze cittadine, misure elettorali e altro

Nel 2016 i residenti della cittadina di Barnstead, New Hampshire, hanno votato all’unanimità a favore di un’ordinanza cittadina che stabilisce il diritto alla libertà dall’identificazione religiosa obbligata, con più di 30.000 non mussulmani che hanno promesso di registrarsi come tali nel caso sia attuata la proposta di Trump di prescrivere a tutti mussulmani di registrarsi.

Ordinanze locali per mettere al bando la fratturazione idraulica e gli scarti da fratturazione sono state approvate in centinaia di città e paesi in più di venti stati, a Washington D.C. e in territori dei nativi americani.

Elettori della città cosmopolita, di classe lavoratrice di Richmond, California, hanno votato due contro uno per introdurre il controllo degli affitti, una delle prime città in trent’anni a farlo. Questa vittoria, contro una campagna fortemente finanziata dalla lobby degli immobiliaristi, è dovuta a un’alleanza politica progressista multiforme; media locali vivaci, tra cui studenti di giornalismo e una nuova generazione di giovani in corsa per le cariche.

Più di cinquecento città e contee, quattro stati e centinaia di college congregazioni si sono proclamati rifugi per i migranti clandestini, intendendo con ciò che non collaboreranno con le autorità federali dell’immigrazione nell’offrire informazioni sui migranti, indipendentemente dal loro status.

Attivismo climatico: giovani

Ventun giovani, di età tra i nove e i vent’anni, nel 2015 hanno avviato una causa sul cambiamento climatico contro il governo federale presso il Tribunale Distrettuale statunitense dell’Oregon. La loro denuncia afferma che non facendo abbastanza per fermare il cambiamento climatico, il governo ha violato il diritto costituzionale della loro generazione alla vita, alla libertà e alla proprietà e ha mancato di proteggere risorse essenziali di interesse pubblico. La mozione del governo e dell’industria dei combustibili fossili perché la causa fosse rigettata è stata respinta dal tribunale.

Questa causa è stata definita il più importante processo del secolo. Anche se sarà combattuta e appellata all’infinito dall’amministrazione Trump, la più vasta iniziativa sul cambiamento climatico in corso è a livello statale e locale.

Cambiamento climatico: iniziative statali e locali

Indipendentemente dalla politica federale “il genio è fuori dalla lampada riguardo all’energia pulita e all’efficienza energetica … La maggior parte del nuovo potenziale di generazione di energia elettrica nel 2016 è stata solare ed eolica e nulla fermerà questa rivoluzione che favorisce l’efficienza e l’energia pulita”. Così ha scritto il professor Cutler Cleveland ai suoi studenti dell’energia e dell’ambiente presso la Boston University quando questi hanno manifestato pessimismo riguardo alla loro specializzazione accademica e al loro futuro lavorativo in presenza dei piani della nuova amministrazione di tornare ai combustibili fossili e di abbandonare l’energia pulita.

Quasi ogni iniziativa votata nel 2016 a sostegno dell’energia pulita e della riduzione dei rifiuti è stata approvata, anche negli stati Repubblicani di Nevada e Florida nonostante governatori e parlamentari ostili. Veicoli a carburante alternativo a Washington, scelta dei consumatori riguardo ai fornitori di elettricità in Nevada, pannelli fotovoltaici sui tetti in Florida e ridotto utilizzo di sacchetti di plastica in California: tutte queste cose sono state votate dai cittadini.

Salario minimo

In solo quattro anni di organizzazione, la lotta per un salario minimo – nota come “Lotta per 15 dollari” – ha ottenuto grandi vittorie da costa a costa, mentre il salario minimo federale ristagna al livello di povertà: 7,25 dollari l’ora. Nel 2016 sette stati e diciotto città e contee hanno approvato aumenti del salario minimo tra i 10,10 dollari e i 15 dollari. Nel 2017, 21 stati e 38 città e contee aumenteranno il loro salario minimo. Chi sono i sottopagati? In maggioranza sono donne e gente di colore nei servizi alimentari, in agricoltura, nei servizi alberghieri, nelle vendite al dettaglio, nei servizi amministrativi e nei servizi domestici privati: i più denigrati nel corso della campagna di Trump.

Contrasto all’agenda Trump: un manuale

Ex dipendenti del Congresso hanno recentemente pubblicato un manuale, Indivisible Guide, per spiegare a singoli, gruppi e organizzazioni come fermare la nuova amministrazione di destra creando gruppi attivistici localizzati per esercitare pressioni sui loro rappresentanti al Congresso affinché si oppongano all’agenda Trump. Mutuando una pagina dal Tea Party, il manuale illustra un processo passo-passo di organizzazione di base e di pressione mirata ai membri del Congresso.

Marcia delle Donne per i diritti delle donne

La Marcia delle Donne su Washington, prossima a essere la più vasta protesta della storia nel giorno dell’insediamento del presidente, è un movimento guidato da donne che ha riunito persone di ogni età, razza, cultura, affiliazione politica e storia nella capitale della nazione il 21 gennaio 2017. La visione guida della marcia è che si diritti delle donne sono diritti umani. Tra tali diritti, le donne meritano di vivere vite piene e sane con opportunità uguali e remunerazioni uguali, libere dalla violenza e dall’oggettificazione sessuale maschile e libere di compiere le proprie scelte riproduttive.

La storica Marcia delle Donne su Washington è stata affiancata da centinaia di Marce Sorelle in tutto il mondo, tra cui in Iraq e in Arabia Saudita.

Il nostro programma, procedendo, è di una chiarezza cristallina: ricostruire la società civile in piccoli gruppi locali e organizzazioni di comunità, contestando i crimini di odio, proteggendo i privi di documenti dalla deportazione, esercitando pressioni per un salario minimo e una casa accessibile, offrire assistenza sanitaria a quelli che la perdono, opporsi all’espansione delle scuole private parificate, creare mercati contadini ed eleggere persone onorevoli a cariche locali e regionali.

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* Pat Hynes, docente in pensione di salute ambientale, dirige il Traprock Center for Peace and Justice. Fonte originale Informed Comment, traduzione di Giuseppe Vole per Znetitaly.org (Traduzione © 2017 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0)


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