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"L’ITALIA SONO ANCH’IO". CAMPAGNA PER I DIRITTI DI CITTADINANZA

COSA CAMBIA CON LE PROPOSTE DI LEGGE DELLA CAMPAGNA SULLA CITTADINANZA
lunedì 2 gennaio 2012

Per aderire: www.litaliasonoanchio.it, info@litaliasonoanchio.it

La cittadinanza come diritto soggettivo e l’introduzione dello ius soli La partecipazione alla vita della comunità e il diritto di voto

L’articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Nei confronti di milioni di persone di origine straniera questo principio è disatteso. Infatti in base alla legge in vigore, non sono cittadini italiani i nati in Italia da genitori di origine straniera, così come non lo sono i ragazzi e le ragazze che vi crescono da italiani pur se i loro genitori non hanno la cittadinanza italiana. Inoltre, i lavoratori stranieri regolarmente presenti in Italia da anni, nonostante contribuiscano alla fiscalità generale e allo sviluppo della comunità nella quale hanno scelto di vivere, non hanno la possibilità di partecipare alle elezioni nei comuni e nelle province.

Le due proposte di legge di iniziativa popolare sostenute dalla campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO, da un lato assegnano allo ius soli, cioè al diritto di essere cittadini del nostro Paese partendo dal luogo nel quale si nasce e non dalla discendenza di sangue, un ruolo di primario rilievo. Dall’altro, attraverso il riconoscimento del diritto di voto amministrativo per chi risiede regolarmente per un periodo congruo (5 anni), si elimina una ingiustizia che impedisce a milioni di persone di partecipare pienamente alla vita della comunità dove vivono.

LA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA LEGGE SULLA CITTADINANZA Il testo fondamentale per la Cittadinanza Italiana, attualmente in vigore, è la legge 5 febbraio 1992, n. 91 .

Legge attuale 91/92: per nascita E’ cittadino per nascita chi è nato da cittadini italiani. Se i genitori stranieri sono diventati cittadini italiani, anche il figlio minore convivente diventa cittadino italiano. Per lo stesso principio dello ius sanguinis, se il minore è nato in Italia ma i genitori non sono cittadini italiani, il figlio non acquista la cittadinanza italiana ma viene iscritto all’anagrafe come straniero. Può diventare cittadino italiano solamente dopo il compimento del 18° anno, ma deve richiederlo appositamente entro il termine di un anno e deve essere stato ininterrottamente residente sul suolo Italiano.

La proposta: chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente da un anno è Italiano La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO, riguardante coloro che nascono sul territorio italiano, introduce il principio dello ius soli: sono cittadini italiani i nati in Italia che abbiano almeno un genitore legalmente soggiornante da almeno un anno, il quale ne faccia richiesta. In secondo luogo si prevede che siano Italiani coloro che nascono in Italia da genitori stranieri nati in Italia, a prescindere dalla condizione giuridica di questi ultimi: un principio che va a risolvere situazioni paradossali di bambini che pur essendo nati in Italia, da genitori stranieri a loro volta nati in Italia, non solo non hanno la cittadinanza italiana, ma spesso neanche un titolo di soggiorno, in una condizione di limbo ingiustificabile, una sorta di apolidia familiare che non può essere in alcun modo tollerata.

Legge 91/92: la naturalizzazione non distingue minori non nativi e adulti L’attuale legge 91 non fa differenza tra i minori non nati in Italia, anche se vi trascorrono la loro infanzia e la loro formazione, e gli adulti. I minori non nati in Italia sono stranieri a tutti gli effetti, sono sul suolo Italiano con permesso di soggiorno e a 18 anni per diventare cittadini italiani debbono dimostrare 10 anni di residenza legale ininterrotta, con lavoro o studio regolari, come tutti gli altri stranieri. La legge prevede invece la cittadinanza per chi, nato all’estero, può dimostrare la discendenza da cittadini italiani. La cittadinanza viene acquistata con domanda al Prefetto, proposta dal Ministero dell’Interno e con decreto del Presidente della Repubblica.

La proposta: ius soli per minori non nativi e che vanno a scuola La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO riconosce un diritto per i tantissimi minori che crescono e vivono in Italia da italiani : i bambini e le bambine che, nati in Italia da genitori privi di titolo di soggiorno, o entrati in Italia entro il 10° anno di età, vi abbiano soggiornato legalmente, possono diventare italiani con la maggiore età se ne fanno richiesta entro due anni. Inoltre, su richiesta dei genitori, diventano cittadini italiani i minori che hanno frequentato un corso di istruzione. Adulti: per la cittadinanza 5 anni e su proposta del Sindaco

La proposta di legge della campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO intende impegnare i Sindaci, come vertici delle istituzioni più vicine ai cittadini e in un principio di territorialità, nel ruolo di presentazione al Presidente della repubblica della istanza di cittadinanza. La domanda inoltre può venire presentata da uno straniero legalmente soggiornante da 5 anni (e non da 10 anni).

LA PROPOSTA DI LEGGE PER IL DIRITTO DI VOTO ALLE AMMINISTRATIVE La Campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO ha presentato come proposta di legge di iniziativa popolare il progetto di legge per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza a di nazionalità che l’Anci aveva elaborato nel 2005. Questa proposta mette in atto un principio contenuto nella Convenzione di Strasburgo del 1992 sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, di cui il nostro Paese non ha ratificato il Capitolo C, che riguarda proprio il diritto di voto. La proposta prevede che il diritto di elettorato attivo e passivo nelle elezioni comunali, provinciali, concernenti le città metropolitane e le Regioni sia garantito anche a chi non sia cittadino italiano, quando abbia maturato cinque anni di regolare soggiorno in Italia.

La campagna nazionale è promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

Per aderire: www.litaliasonoanchio.it, info@litaliasonoanchio.it


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2 gennaio 2012
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