IFE Italia

Blockupy DDL Fornero

LINK-Coordinamento Universitario rete della conoscenza
giovedì 7 giugno 2012

dal sito : http://www.coordinamentouniversitar...

"Siamo precari, studenti, partite Iva. Siamo donne e uomini, operai e lavoratori della conoscenza, nomadi e/o stanziali, con o senza documenti. Siamo le figure del lavoro contemporaneo, siamo le figure nuove e vecchie dello sfruttamento. Siamo noi, più di tutti, ad essere colpiti dalla crisi del capitalismo globale e finanziario." segue

Dopo che la Bce ha regalato già 1.000 miliardi negli ultimi tre mesi a tutte le banche europee e mentre si sta decidendo in questo momento se gli Stati e la Bce devono risolvere la crisi di liquidità delle banche spagnole, la disoccupazione ha raggiunto l’11% e in alcuni paesi la disoccupazione giovanile supera il 50% (è il caso della Spagna; in Italia è del 35%).

Il Fiscal Compact impone ovunque misure di austerità che si traducono in tutti i paesi in riforme che cancellano il welfare e i diritti dei lavoratori. Dalla Grecia all’Italia, passando per la riforma del governo Rajoy in Spagna, si sta costruendo un mercato del lavoro senza regole fondate sulla sottoretribuzione e la precarietà. In Germania, tra l’altro, dove vige quasi il pieno impiego, ci sono circa 6 milioni di tedeschi che percepiscono un salario da fame (9.50 lordi l’ora all’Ovest, 6.87 lordi all’ora all’Est), mentre il lavoro interinale è stato completamente deregolamentato.

Il DDL Fornero, già approvato con la fiducia (nonostante non sia un decreto d’urgenza) al Senato, precarizza chi già era precario e chi precario non lo era ancora. Con la scusa di eliminare il dualismo del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, il governo Monti ha deciso, con mossa neoliberale, di livellare tutto verso il basso.

Non si sfoltisce la giungla della contrattazione atipica, non si agevola il lavoro stabile, anzi, non si sostengono i lavoratori autonomi di nuova generazione, ma li si penalizza con l’aumento scellerato delle aliquote della già fasulla gestione separata dell’Inps. Con l’Aspi e il mini-Aspi si elimina la mobilità, universalizzando parzialmente il sussidio di disoccupazione, ma si riducono i tempi di erogazione del sussidio e di certo non si procede nell’istituzione di un vero e proprio reddito minimo garantito, misura ormai ritenuta necessaria dallo stesso Parlamento europeo.

Un DDL fatto in nome dei giovani che invece colpisce i giovani e distrugge il diritto del lavoro, eliminando l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e rafforzando ulteriormente l’articolo 8 dell’ultima manovra finanziaria del governo Berlusconi (distruzione della contrattazione nazionale collettiva a favore della contrattazione aziendale).

Di fronte a questo scempio sarebbe stato necessaria e urgente la convocazione di uno sciopero generale da parte della CGIL così come aveva deciso e annunciato la segreteria.

Dopo l’accordo tra Pd e Monti, lo sciopero non è stato indetto, mentre la senatrice Pd Angela Finocchiaro (capogruppo del Pd in Senato), nella dichiarazione di voto favorevole, ha osannato il DDL e la ministra Fornero, scatenando le ire e lo sdegno persino degli elettori e tesserati del PD!

Nel vuoto dell’iniziativa politica e sindacale, fatta eccezione dell’iniziativa della FIOM e di alcuni settori del sindacalismo di base, abbiamo deciso di rompere il silenzio e rimetterci in cammino, a partire dall’esigenza di costruire una coalizione sociale ampia, che sappia opporsi oggi al DDL Fornero, ma più in generale alle politiche neoliberali di Monti e della troika. Scegliere e costruire la coalizione, significa comprendere che ciascun soggetto non è autosufficiente, ma esiste l’urgenza di resistere ad un’offensiva senza precedenti, in un tornante della storia altrettanto inedito.

Con questo spirito abbiamo costruito un percorso condiviso che si riconosce nella sigla comune Blockupy DDL Fornero. Uno spazio pubblico di movimento, di incontro tra forze sindacali, reti studentesche, reti del lavoro autonomo di nuova generazione e della conoscenza, centri sociali, gruppi e associazioni che difendono i beni comuni.

Abbiamo deciso, dopo due partecipate riunioni nazionali, di organizzare e promuovere due giornate di mobilitazione per il 13 e 14 di giungo. Due giornate che vedranno nel 13 un momento di azione e mobilitazione dislocate in diverse città e nel 14 un’occasione di convergenza nazionale. A Roma la piazza comune sarà piazza del Pantheon (il 13 a partire dalle ore 17 e il 14 dalle ore 14). Le due giornate si connettono con le mobilitazioni, territoriali e nazionali, indette dalla FIOM, contro il DDL e contro la crisi più in generale, con il festeggiamento dello straordinario risultato referendario di un anno fa, con il festeggiamento di un anno di occupazione del Teatro Valle. Due giornate che vogliono incidere sul dibattito parlamentare e bloccare l’approvazione del DDL. Due giornate che vogliono rilanciare, con intelligenza, la possibilità di combinare assieme conflitto ed estensione del movimento, oltre i soggetti organizzati, oltre le forme “classiche” di organizzazione.

Mentre l’Europa affonda per colpa delle banche e i governi ci impoveriscono, noi non resteremo a guardare. In tutta Italia e a Roma ci rimettiamo in movimento, per “esonerare il commissario tecnico” Monti, per riprendere in mano il nostro futuro.


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