IFE Italia

Occupazione, i dati e la propaganda

di Marta Fani
domenica 20 settembre 2015

Le riforme di Renzi evidenziano un netto tra­sfe­ri­mento mone­ta­rio dai con­tri­buenti alle imprese, senza che que­ste si sen­tano respon­sa­bi­liz­zate né a inve­stire né a creare nuova e buona occupazione

L’insistenza della stampa ita­liana, del governo e del Pd tutto sui pre­sunti suc­cessi delle riforme è oggi cifra del bara­tro intel­let­tuale e ana­li­tico in cui è spro­fon­dato il Paese. Il Mini­stero del Lavoro ha pub­bli­cato i dati con­so­li­dati sui nuovi con­tratti per il mese di mag­gio, così come l’Inps. Secondo il Mini­stero, a mag­gio 2015 ci sono stati in totale 184.707 nuovi con­tratti al netto delle ces­sa­zioni, rela­ti­va­mente a tutti i set­tori eco­no­mici. È un suc­cesso? Sem­pli­ce­mente no, soprat­tutto non lo è se si guarda al con­nu­bio tra Jobs Act e incen­tivi alle imprese e non lo è nep­pure se ci si sof­ferma a fare un con­fronto tra il 2014 e il 2015.

A mag­gio, sono stati atti­vati 271 nuovi con­tratti a tempo inde­ter­mi­nato (salvo ecce­zioni par­ti­co­lari, tutti a tutele cre­scenti) al netto delle ces­sa­zioni, che rap­pre­sen­tano lo 0.1% dei con­tratti totali, men­tre quelli a tempo deter­mi­nato sono 184.812, le col­la­bo­ra­zioni dimi­nui­scono di 10.194 e l’apprendistato è in buona salute (più 6.498). Emerge inol­tre che il numero di con­tratti sia a tempo deter­mi­nato che inde­ter­mi­nato è posi­tivo esclu­si­va­mente per la com­po­nente maschile, men­tre per le donne i con­tratti diminuiscono.

Se i nuovi con­tratti rela­tivi a nuove assun­zioni a tempo inde­ter­mi­nato sono pros­simi allo zero, nel quinto mese di quest’anno si con­tano oltre 30 mila tra­sfor­ma­zioni da con­tratti a tempo deter­mi­nato e appren­di­stato in con­tratti a tutele cre­scenti. Le imprese non stanno creando nuovi posti di lavoro, ma tra­sfor­mano con­tratti già in essere otte­nendo gli sgravi sul costo del lavoro, forti della pos­si­bi­lità di un gua­da­gno netto nel caso di licen­zia­mento, dal momento che il risar­ci­mento per i lavo­ra­tori è stato ridotto dal Jobs Act stesso. Allo stesso tempo, le imprese sfrut­tano quello che è il vero suc­cesso del governo: il decreto Poletti, che eli­mi­nando la cau­sale per i con­tratti a tempo deter­mi­nato, ha reso molto più fles­si­bile e senza vin­coli que­sta tipo­lo­gia contrattuale.I lavo­ra­tori diven­tano merce a tutti gli effetti, usati come un qual­siasi fat­tore usa e getta. La situa­zione non potrà che peg­gio­rare, con­si­de­rando anche la riforma delle tipo­lo­gie contrattuali.

Quando invece la pro­pa­ganda volge a sot­to­li­neare le dif­fe­renze con il 2014, allora ecco che la realtà si fa boo­me­rang per il governo. Innan­zi­tutto, l’analisi eco­no­mica richiede che i con­fronti vadano fatti «a parità di con­di­zioni», cioè con­si­de­rando che tutte le varia­bili che poten­zial­mente hanno un impatto sui posti di lavoro siano iden­ti­che nei due periodi di rife­ri­mento (mag­gio 2015 e mag­gio 2014). Invece, quest’anno l’economia ita­liana — trai­nata sostan­zial­mente dalla com­po­nente di domanda estera e non da quella interna (nulla) indotta dalle poli­ti­che del governo — si trova in una situa­zione con­giun­tu­rale migliore: a mag­gio scorso era­vamo ancora in reces­sione tec­nica — si con­ti­nuava a licen­ziare, infatti il numero di con­tratti a tempo inde­ter­mi­nato (con cui governo e adepti fanno il con­fronto) era nega­tivo e la pro­du­zione indu­striale era al suo minimo su tutto il 2014. Tut­ta­via, nono­stante l’economia si trovi in una situa­zione lie­ve­mente migliore rispetto a un anno fa, le riforme del governo Renzi non sono in grado di sfrut­tare il vento favo­re­vole e soste­nere la ripresa, che se esi­ste deve neces­sa­ria­mente pas­sare per un miglio­ra­mento del mer­cato del lavoro e degli inve­sti­menti di cui non c’è traccia.

Tor­nando ai dati sta­ti­stici, a mag­gio del 2015 rispetto a un anno fa ci sono in totale 3.544 nuovi con­tratti guar­dando a tutte le tipo­lo­gie. Qual che conta, e nes­suno dice, è che que­sti valori rap­pre­sen­tano sol­tanto le posi­zioni con­trat­tuali: un lavo­ra­tore può avere più di un con­tratto; quindi non rap­pre­sen­tano nep­pure il numero di nuovi occupati. Nella gior­nata di ieri, anche l’Inps ha pub­bli­cato i dati rela­tivi ai con­tratti, che però dif­fe­ri­scono da quelli del Mini­stero in quanto i primi non con­ten­gono le infor­ma­zioni rela­tive al pub­blico impiego gestione ex Inp­dap, lavo­ra­tori dome­stici e ope­rai agricoli.Secondo l’Istituto di pre­vi­denza, tra gen­naio e mag­gio sono stati sti­pu­lati com­ples­si­va­mente 141.208 con­tratti a tempo inde­ter­mi­nato al netto delle ces­sa­zioni e nel mese di mag­gio que­sti sono 3.557 (ma, appunto, non ten­gono conto di alcuni set­tori in cui evi­den­te­mente il numero di ces­sa­zioni supera quello delle atti­va­zioni), men­tre le tra­sfor­ma­zioni sono 28. Ancor più inte­res­sante è il numero di rap­porti di lavoro instau­rati con la frui­zione dell’esonero con­tri­bu­tivo pre­vi­sto dalla legge di sta­bi­lità (ovvero, legge 190/2014), che sono 52.913 per i nuovi con­tratti a tempo inde­ter­mi­nato e 23.286 per le trasformazioni.

Ad oggi, le riforme del governo Renzi riman­gono un netto tra­sfe­ri­mento mone­ta­rio dalle tasche dei con­tri­buenti alle imprese, senza che que­ste si sen­tano respon­sa­bi­liz­zate né a inve­stire né a creare nuova e buona occupazione.


Home page | Contatti | Mappa del sito | | Statistiche delle visite | visite: 704637

Monitorare l'attività del sito it  Monitorare l'attività del sito MATERIALI DI APPROFONDIMENTO  Monitorare l'attività del sito 7.2 Eguaglianza,economia, diritti,welfare   ?

Sito realizzato con SPIP 2.1.1 + AHUNTSIC

POLITICA DEI COOKIES

Immagini utilizzate nel sito, quando non autonomamente prodotte:

Artiste contemporanee :
Rosetta Acerbi "Amiche" per la rubrica "amiche di penna compagne di strada" dal suo sito
Renata Ferrari "Pensando da bimba" sito "www.artesimia5.it" per la rubrica "speranze e desideri"
Giovanna Garzoni "Fiori" per la Rubrica "L'Europa che vorremmo" sul sito artsblog
Tutti i diritti su tali immagini sono delle autrici sopra citate

Pittrici del passato:
Artemisia Gentileschi "La Musa della Storia" per la rubrica "A piccoli passi" da artinthepicture.com
Berthe Morisot "La culla" per la rubrica "Eccoci" sito reproarte.com
Mary Cassat "Donna in lettura in giardino" per la rubrica "Materiali di approfondimento" "Sito Salone degli artisti"

Creative Commons License