Dopo essere stata condannata a due anni di prigione per aver cantato con il suo gruppo in una chiesa una canzone che criticava il presidente Putin, una delle Pussy Riot si è rivolta alla corte del processo show che l’ha vista coinvolta ed ha dichiarato "Nonostante il fatto che siamo fisicamente qui, siamo più libere di tutti coloro che siedono di fronte a noi ... Possiamo dire tutto quello che vogliamo ..."
ll coraggio eloquente delle Pussy Riot ha galvanizzato in tutto il mondo la solidarietà verso la Russia .
Si è così concretizzata una petizione che chiede all’Europa un atto concreto per fermare la deriva autocratica che si sta affermando in Russia. Eccone il testo:
Alla Presidenza dell’Unione Europea, e ai Presidenti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo:
"In quanto cittadini di tutto il mondo, vi chiediamo di prendere misure urgenti affinché l’Unione Europea adotti un blocco alla libertà di movimento e un congelamento dei beni finanziari di tutte le persone ritenute responsabili della tortura e della morte dell’avvocato russo anti-corruzione Sergei Magnitsky, e similmente per i responsabili dell’insabbiamento del caso. In seguito al verdetto delle Pussy Riot, e con la Russia che inesorabilmente scivola verso una nuova autocrazia, contiamo su di voi affinché usiate la vostra posizione di partner strategico della Russia per difendere la democrazia e lo stato di diritto."
Firma la petizione sul sito : http://www.avaaz.org/it/free_pussy_... bGXKhcb&v=17328
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