Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Immagine: dipinto di Tamara De Lempicka
Un buon articolo. Non siamo convinte però che si debba rivedere la legge in questo frangente. Come abbiamo spiegato in un articolo di Nicoletta Pirotta. La destra al potere potrebbe usare questa richiesta come uno strumento per provare a cancellarla. Servirà disccuterne.
"È questo il tempo di mettere in discussione la legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) visti alcuni suoi pesanti limiti? Lo chiedo perchè mi è capitato di leggere o ascoltare voci in tal senso anche all’interno del mondo femminista. Poichè ciò mi ha preoccupato provo a spiegare perché io credo che la 194 vada ancora difesa.(...)"
Carla Quaglino, amica e compagna di strada, è una delle animatrici della rete "più di 194 voci" molti attiva in Piemonte nel difendere la legge 194 e per impedire che venga del tutto svuotata. In questo articolo spiega cos’è il "modello Piemonte" e quanto sarà necessario impedire che si diffonda più di quello che non è già.
Immagine: dal sito di Huffington Post.
"Di fronte agli attuali scenari di guerra, alla recessione che ne consegue, alla crisi ambientale ed energetica che realisticamente produrranno ulteriore povertà ed esclusione un welfare mercantile è il meno adatto a rispondere ai bisogni e a garantire diritti. Sarebbe quindi auspicabile che tutte le realtà sociali che si occupano di questo tema (taluni difendendo giustamente quel che resta dei servizi pubblici e chi ci lavora per sostenere l’importanza della dimensione pubblica come garanzia dell’esigibilità dei diritti che la Costituzione ancora sancisce ed altri, sperimentando forme di neo-mutualismo territoriale) si confrontassero e dessero vita a percorsi di convergenza delle lotte per poter contrastare in modo efficace il nuovo che avanza. Un nuovo che per quanto riguarda i modelli di welfare sa maledettamente di un ritorno non al secolo scorso ma a quello precedente."
Immagine dal sito di Transform!Italia
"Pare facile iniziare a parlare di un argomento che come femminista affronto in ogni momento, mi si apre una voragine e mi chiedo da dove inizio? Partiamo dalla fine, dal clamore che hanno suscitato le parole della Ferragni “FdI ha reso impossibile l’aborto nelle Marche”, è bene che venga sollevato come problema e che quindi se ne parli ma l’aborto è quasi impossibile non solo nelle Marche e non solo nelle regioni governate dalle destre. "(...)
Grazie Paula Beatrix Amadio, preziosa compagna di strada.
"(..)Proprio per questo credo che sarebbe miope e sbagliato considerare il diritto all’aborto come “questione di donne”. Al contrario questo diritto chiama in causa il modello di società e di relazioni umane (fra le quali la sessualità) cioè in sostanza il modo stesso con cui vogliamo stare al mondo (...)."
Uno sguardo maschile sulla possibile decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di disconoscere il diritto all’aborto su scala federale.
Il link per leggere l’articolo.
Anne Rumberger ragiona, da statunitense, sui contenuti e sulle modalità di un nuovo movimento a favore del diritto all’aborto. Un punto di vista interessante.
"Dovremmo anche rivedere la posizione secondo cui l’aborto è una scelta privata, punto di vista a lungo sostenuto dal movimento mainstream per i diritti riproduttivi. Il diritto alla privacy non è solo un fondamento costituzionale traballante per l’aborto, ma anche un terreno non sufficientemente solido su cui costruire un movimento politico. Organizzare un movimento di massa a sostegno dei diritti alla privacy e delle scelte individuali non ha funzionato"
it MATERIALI DI APPROFONDIMENTO 7.2 Eguaglianza,economia, diritti,welfare ?
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