IFE Italia

Report dell’incontro del 24 marzo 2018 a Roma

Gruppo di lavoro "La libertà delle donne nel XXI secolo : oltre i fondamentalismi"
mercoledì 4 aprile 2018

Ecco il report dell’incontro del gruppo di lavoro costituitosi per organizzare il Convegno internazionale "Libertà delle donne nel XXI secolo: oltre i fondamentalismi" ( Roma, Casa Internazionale delle donne, 24-25-26 ottobre 2017) Un gruppo di lavoro che si sta ampliando con l’obiettivo di portare avanti alcuni dei temi scaturiti dal Convegno.

L’incontro, proposto dal gruppo organizzatore del Convegno internazionale “La libertà delle donne nel XXI secolo: oltre i fondamentalismi (Roma, 24-25-26 ottobre 2017) , aveva come scopo quello di costituire un gruppo di lavoro che ragionasse su alcuni degli stimoli e delle proposte scaturite dal Convegno. Mantenendo le scelte di fondo che hanno caratterizzato l’iniziativa: l’ottica femminista, la dimensione internazionale, il confronto tra analisi e pratiche, la partnership con “Transform!Europe”.

L’obiettivo è quello di arrivare entro questa primavera a valutare la fattibilità di un nuovo convegno internazionale da tenersi all’inizio del 2019, sui seguenti temi (tutti o alcuni).

Sul piano dei contenuti si è proposto:

- di indagare il tema del lavoro, e del suo senso, nel contesto del capitalismo finanziarizzato e di un patriarcato sempre più integralista e nell’intreccio fra produzione e riproduzione sociale, domestica e biologica (si vedano a questo proposito le riflessioni sul tema di Nancy Fraser, Silvia Federici, Tania Toffanin, Cinzia Arruzza, Sabrina marchetti…);

- di domandarci al contempo se sia possibile immaginare un cambiamento del senso, della struttura e della forma del lavoro senza mettere in discussione l’intero sistema patriarcal-capitalista;

- di confrontarci con analisi e pratiche che alludono ad una differente gestione del potere, ad un diverso modo di intendere la produzione e la riproduzione, a differenti modello di società e di relazioni umane. Cioè di ragionare sulle forme della politica per ridare un senso a parole quali libertà, eguaglianza, giustizia, democrazia.

Durante l’incontro, nel quale si è confermato la bontà delle proposte avanzate, si è dato vita ad una discussione utile e proficua che ha individuato alcuni elementi di fondo sui quali continuare a lavorare.

In sintesi eccone alcuni:

l’importanza, per quanto riguarda il lavoro, del dare visibilità a narrazioni ed esperienze individuali per mettere in luce quanto sia difficile per i soggetti che vivono una costante condizione di precarietà lavorativa riuscire a prendere coscienza di tale condizione per poter immaginare un cambiamento individuale e collettivo. Raccogliere “storie ed inchieste di lavoro e non lavoro” centrate specificamente sulle donne – compresa l’alternanza scuola/lavoro e la violenza sul lavoro (vedi esempio di Hard Rock Cafè denunce di CLAP a Roma...)

la necessità di intrecciare narrazioni ed esperienze con analisi e riflessioni capaci di offrire orizzonti di senso che svelino la pervasività dell’ideologia neo-liberista nel mercificare ogni aspetto della nostra vita e nel produrre in serie sfruttamento, precarietà, insicurezza, infelicità. In proposito Monica Di Sisto segnala per il 20-21 aprile a Roma (ex lavanderia) si terrà l’incontro di 50 ricercatrici/tori sul rapporto fra lavoro/gestione della città/movimenti di altra economia sul tema della produzione del valore: come funziona la produzione e la distribuzione, come si può creare valorizzazione nelle filiere di economia alternativa.

l’utilità di confrontarsi con teorie e pratiche di differenti modelli di società che sono in campo in diverse parti del mondo per offrire esempi concreti e praticabili di alternativa ai sistemi dominanti.

Si è convenuto perciò di iniziare con una ricognizione e mappatura delle analisi e delle pratiche che aiutino il nostro lavoro di ricerca, approfondimento, riflessione collettive e con l’individuazione dei soggetti, individuali e collettivi espressione di tali analisi e pratiche, che potrebbero essere contattati in riferimento ai tre temi trattati, ecco un primo quadro:

A) una mappatura del lavoro precario ma insieme anche delle esperienze di costruzione di alternative lavorative (realtà produttive autogestite in forme cooperative, coworking ecc.) in Italia, ma anche Grecia Spagna e Portogallo. Per l’Italia a partire da Roma, Firenze, Milano, Napoli, Lecce-Bari)

B e C) riflessioni ed esperienze di nuovo modo di vivere/nuove forme della politica/diverso modello sociale: in Italia (es. Lucia e Siesta Roma, Je’ So pazzo Napoli, esperienze in comuni italiani cfr. rete comuni solidali (RECOSOL- Roberta Ferruti), in Grecia (Elleniko e altro...), Kobane, Messico Argentina Brasile ( Via campesina – mondo sindacale argentino)

Ci siamo lasciate prevedendo una videoconferenza dopo la metà di aprile per fare il punto della situazione.


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