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1° Seminario

Il Desiderio di…. IFE Italia: la possibile realizzazione 4/5 ottobre 2008, Schignano-Val d’Intelvi

Report

1.presentazione di IFE (Iniziativa Femminista Europea)

Ife nasce come “desiderio” durante il FSE (Forum Sociale Europeo) di Parigi 2003 all’interno della Giornata internazionale dei diritti delle donne e durante i lavoro dell’Atelier “Femmes/pouvoir” (Donne/potere).

Di seguito le parole di Josette Rome Chastanet ( una delle fondatrici di IFE) :

“Si nous sommes ici pour rêver alors je fais un rêve « Sans utopie, ou du moins sans un grand projet de futur, une société meurt. ! Une société sans utopie est une société cannibale » ….. Dans cette recherche d’un futur humain , le féminisme est un vecteur et un moteur . Il est indispensable à cette construction, car son seul but est une utopie universelle et révolutionnaire : La LIBERTE par l’égalité de tous les êtres humains Le féminisme est dans la transgression de l’ordre établi, il est à la fois une idéologie et une (des ) pratiques, un mouvement de luttes qui travaille à unir toutes les femmes pour leur libération, elle même liée à la libération de tous les opprimés , le féminisme donne aux femmes la parole, c’est à dire un pouvoir : celui de dire JE et TU c’est à dire être un sujet ,c’est là sa force laquelle a pu en un siècle bouleverser l’ ordre patriarcal et ce faisant, transformer profondément l’organisation humaine. “

"Siamo qui a sognare, così anch’io ho un sogno" Senza utopia, o almeno senza un grande progetto per il futuro, una società muore. ! Una società senza utopia è una società cannibale "... .. Nella ricerca di futuro, il femminismo è un vettore e un motore. Esso è indispensabile alla costruzione di futuro perché il suo solo fine è un’utopia universale e rivoluzionaria : la LIBERTA’ per l’eguaglianza fra gli esseri umani. Il femminismo è per la trasgressione dell’ordine stabilito ed è nello stesso tempo un’idea e una pratica cioè un movimento di lotta che lavora per unire tutti le donne per la loro liberazione. Esso stesso legato alla liberazione di tutti i popoli oppressi, il femminismo dà alle donne la parola, cioè un potere: il potere di dire “ Io e TU” cioè esprimere una soggettività. Una soggettività che, in un secolo, ha saputo trasformare profondamente l’ordine patriarcale e, quindi, l’organizzazione umana. "

2.La costituzione di IFE ITALIA :

a) che tipo di soggetto vogliamo essere.

IFE Italia:

  • non vuole essere un’associazione di scopo ( per es. sostegno donne maltrattate o sportello diritti,ecc) ma vuole avere natura squisitamente politica cioè di partecipazione alla vita pubblica con l’ambizione di offrire, con voce di donna, un progetto di trasformazione del mondo;
  • vuole inserirsi stabilmente in una rete di livello europeo ;
  • sceglie di avere una forma organizzativa precisa cioè quella di associazione con iscrizione individuale e formalizzazione conseguente (statuto, carta intenti, tesseramento , iscrizione all’ufficio del registro, iscrizione all’albo)

b)quali orientamenti, quali contenuti,quali pratiche

IFE Italia proverà ad essere

  • A)Iniziativa : « il fare » deve essere il nostro orientamento. Un « fare » che abbia dimensione « politica » , cioè di partecipazione alla vita della « polis » e di desiderio di trasformazione della realtà ;
  • B)Femminista : vogliamo definirci « femministe ». Il femminismo che IFE vuole rappresentare è quello che desidera analizzare e agire contro i due sistemi di potere che strutturano la realtà sociale (patriarcato e capitalismo) e vuole considerare altresì tutte le connessioni e le contraddizioni ( eguaglianza/differenza, emancipazione/liberazione, genere/classe/orientamento sessuale/ « razza » nel suo significato politico). Un femminismo che non si accontenta di essere una « questione » ma aspira a divenire « una chiave di lettura » della realtà e un « progetto alternativo di società » ;
  • C)Europea : la dimensione del nostro lavoro non può che essere l’Europa. Questo vuole dire provare ad uscire da una visione puramente nazionale (che resta ovviamente necessaria ma non sufficiente) e vuol dire anche non considerare la dimensione europea come semplice sommatoria di esperienze nazionali . Il lavoro che IFE Europa ha cominciato con la « conferenza internazionale sulla laicità » a può essere considerata la strada da seguire.

Le prime parole condivise di un “nostro” possibile lessico:

  • URGENZA: non rassegnarsi alla marginalità e subalternità delle donne nella sfera economica, sociale e politica.
  • CONTINUITA’: sentirsi parte di una storia lunga e collettiva di donne, sentirsi parte di ogni protagonismo femminile che produce conquiste e passi avanti , sentirsi parte di una dimensione internazionale
  • ROTTURA: provare e riprovare ad agire il conflitto come positivo strumento di emancipazione/liberazione collettiva ed individuale
  • DECOSTRUZIONE: contrastare stereotipi, dogmi, analizzare/comprendere/svelare sistemi di poteri e costruzioni simboliche escludenti
  • COSTRUZIONE: costruire , se ne saremo capaci, ife italia come progetto femminista inserito in una dimensione europea e fondato su un progetto di “educazione popolare” di genere femminile.

3. Il femminismo che vogliamo “rappresentare”

EMANCIPAZIONE/ LIBERAZIONEScegliamo quel femminismo che

  • 1.da Olympe de Gouges (con la “Dichiarazione dei diritti delle donne” durante la Rivoluzione francese) ha teso a rivendicare i diritti della donna, sul piano economico , giuridico e politico. Eguaglianza ed emancipazione;
  • 2.ha svelato la natura sessista della nostra società e ha identificato la struttura del sistema di potere patriarcale. Un sistema strutturato su uno schema che agisce sia nella vita sociale che in quella privata: le donne hanno meno diritti e meno opportunità degli uomini, il Secondo sesso, come efficacemente lo definisce Simone de Beauvoir;
  • 3.non separa la dominazione sessuale da tutte le altre forme di dominazione;
  • 4.è consapevole della parzialità e della complessità e per questo cerca di cogliere le interconnessioni , gli intrecci e le contraddizioni fra l’essere donna, lavoratrice, occidentale, eterosessuale e/o lesbica;
  • 5.sappia tendere a farsi “movimento”come fu in Italia negli anni ’70 con il grandioso movimento delle donne che riuscì ad ottenere il riconoscimento del diritto all’autoderminazione attraverso, da un lato, la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza e l’istituzione dei consultori e dall’altro , l’istituzione degli asili nido e delle leggi sul lavoro e sul riconoscimento del valore sociale della maternità.

LAICITA’: Scegliamo altresì di essere un “femminismo laico” E per laicità intendiamo:

  • ·la necessaria distinzione fra Stato e strutture religiose che non dovranno essere né sostenute né considerate “religione di Stato”. Allo stesso modo si ritiene che la libertà di religione non può essere presa a pretesto per giustificare violazioni dei diritti delle donne;
  • ·il contrasto a tutte le forme di sessismo e di svalorizzazione dell’immagine della donna. Forme che spesso si ritrovano all’interno delle ideologie religiose di natura fondamentalista e si intrecciano con altre forme di discriminazione quali il razzismo e l’omofobia
  • ·il rifiuto di ogni dogmatismo , di natura non solo religiosa, che enfatizzi e gerarchizzi le differenze costruendo un immaginario collettivo fondato sull’esclusione o la subordinazione del diverso da sé.

POTERE: Scegliamo di essere un femminismo che vuole misurarsi con il Potere , aprendo un percorso di analisi,approfondimento, studio. Per questo cominciamo col porci degli interrogativi.

  • ·l’ineguaglianza dei sessi è uno dei fondamenti dell’ingiustizia sociale: quali i fondamenti di un’ analisi femminista sull’economia neoliberale, quali le politiche economiche, sociali, fiscali per garantire alle donne diritti duraturi ed esigibili?
  • ·senza eguaglianza fra i sessi può esistere democrazia?
  • ·il femminismo che vogliamo rappresentare può praticare la propria lotta senza mettere in discussione il funzionamento politico della società?
  • ·l’ingresso delle donne nello spazio della politica aiuta la decostruzione del potere?
  • ·nei rapporti fra donne, quindi anche fra noi, come controlliamo le dinamiche di potere?

DOMENICA 5 ottobre 2008 :

9.00/ 12.30 (con coffee break dalle 11.00 alle 11.30) L’Educazione Popolare di genere femminile come progetto fondante di IFE Italia: esperienze in Europa, finalità, contenuti

Provare a sperimentare percorsi di Educazione popolare di genere con modalità “euristica” (scopro per caso : mettere in campo esperienze diverse e analizzarne i risultati) e con scopi concreti:

  • a)approfondire/analizzare ;
  • b)tenere viva e trasmettere una memoria – seminare pensieri
  • c)costruire relazioni con donne e contesti fuori dai “soliti” giri;
  • d)dare corpo ad un progetto vero e proprio di educazione popolare di valenza europea

Quindi non una Scuola, non un Centro studi , ma uno strumento di lavoro politico

12.30 / 14.00

Organizzazione e piano di lavoro

  • a)consolidare e se possibile ampliare la presenza di IFE
  • b)“rendersi visibili” attraverso comunicati, articoli, iniziative
  • c)creare mailing list, sito, logo, ecc
  • d)effettuare tutte le procedure burocratiche necessarie a diventare associazione
  • e)continuare la raccolta di firme sull’appello europeo per l’autoderminazione sul nostro corpo
  • f)promuovere percorsi di “educazione popolare” su temi quali la laicità e il lavoro

Schignano, ottobre 2008

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