Articoli, contributi, riflessioni, iniziative ed esperienze locali, proposte
"Ce livre est le confluent des voix libres, celles des militant. Es des deux rives de la Méditerranée qui ont voué leurs vies à défendre les droits des humains.(...)"
Chamseddoha Boraki, Gérante de la coopérative Zoom Nissae
Traduzione: "Questa raccolta rappresenta una confluenza fra voci libere, quelle di attiviste femministe che sulle due rive del mediterraneo hanno voluto dedicare le lorio vite alla difesa dei diritti umani"
Chamseddoha Boraki, responsabile della cooperativa Zoom Nissae
Come IFE Italia pensiamo che questa raccolta rappresenti un segno importante di convergenza fra femminismi e culture differenti. In questa dimensione sta il suo valore politico.
Immagine: dipinto di Rawan Anani, artista palestinese.
Una testimonianza di Alessandra Mecozzi, profonda conoscitrice della Palestina, da poco rientrata dalla Valle del Giordano.
Immagine: dalla pagina FB di " Femmes Palestiniennes en résistance"
"(...) Grazie alla Resistenza e alla lotta partigiana, l’umanità seppe vincere sulla barbarie. Questa è la consapevolezza che va sostenuta e diffusa in questo 25 aprile, ottant’anni dopo.
Partigian3, ora come allora. Ed oggi più che mai partigiane3 di pace per riaffermare i valori e gli ideali della Costituzione, come invitava a fare Lidia Menapace. (...)"
Sobriamente.
Nella rubrica "Intersezioni femministe" in Transform!Italia" di questa si parla di fantascienza e di alcune scrittrici sovietiche che bne hanno scritto. La fantascienza femminista e queer, ricorda Giuliana Misserville , vincitrice del Premio Italia 2025 per la saggistica di science fiction con il saggio Ursula K. Le Guin e le sovversioni del genere (Asterisco, 2024) mette in gioco “relazioni intense nel senso sviluppato dalla teoria degli affetti di matrice femminista che mette al centro della sua indagine non i soggetti ma le loro interazioni, con la convinzione che tutte le modalità dei rapporti che gli affetti instaurano creino l’ambiente, l’ecosistema, in cui ci muoviamo e di cui non sempre percepiamo la dimensione politica.”
"(...) Sarah Kane si situa nel gruppo eterogeneo di drammaturghe e drammaturghi che aveva precise e profonde radici nel contesto storico dei difficili anni ’80 di Margaret Thatcher, ovvero gli anni dell’avvento di un liberismo dalla feroce impronta di classe (la sconfitta della lotta dei minatori ne fu il simbolo più drammaticamente evidente), nell’esaltazione di un individualismo sfrenato, con utilizzo della violenza di Stato. (...) Siamo convinte che ricordare la durezza degli anni ‘80 sia molto utile nel frangente odierno nel quale, ora come allora, si sta prefigurando una nuova fase del sistema capitalista. Una nuova fase che mostra con ancor più virulenza, l’impronta di classe, rimette al centro della scena politica un preoccupante nazionalismo a forte matrice omofoba e razzista e postula di nuovo la guerra come ridisegno di egemonie e poteri."
L’articolo, in occasione del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, è stato pubblicato nella rubrica "intersezioni femministe" della rivista di Transform!Italia.
Laura Storti, psicoanalista, psicoterapeuta, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, coordinatrice del Consultorio Il Cortile all’interno della Casa Internazionale delle Donne di Roma.
L’articolo, in occasione del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, è stato pubblicato nella rubrica "intersezioni femministe" della rivista di Transform!Italia.
Silvia Dradi Paganelli, attivista femminista, specialista in pedagogia clinica e fondatrice dell’associazione “La Svolta” di Bergamo.
"(...) Quelle che per le altre scrittrici sono le vie secondarie, i viottoli della scrittura letteraria – lettere, diari, note sparse – per l’Aleramo diventano il tracciato portante che convoglia anche il testo della sua opera: il romanzo, la poesia. Niente letteratura, pochissima arte, piuttosto: un flusso irrefrenabile di vita. Non è nella storia della letteratura che l’Aleramo si pensa come “qualcosa di raro”, ma “nella storia del sentimento umano (...)”
La seconda raccolta dei materiali pubblicati nella rubrica "Intersezioni Femministe" della rivista on line di Transform!Italia
Il progetto grafico è stato curato da Anita Giuriato.
"Istantanee sulla condizione delle donne, per un 8 marzo appassionante e di lotta."
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