Articoli, contributi, riflessioni, iniziative ed esperienze locali, proposte
"Istantanee sulla condizione delle donne, per un 8 marzo appassionante e di lotta."
"Come vento cucito alla terra" Il libro di di Ilaria Tuti è edito da Longanesi /2022
Buona Liberazione. Buon 25 aprile da IFE Italia
Riceviamo da Ylenia Da Valle, docente al Liceo "Macchiavelli" (IIS) di Lucca ed attivista di IFE Italia, e volentieri pubblichiamo.
Riceviamo da Luisa Carminati, componente del Consiglio delle Donne di Bergamo ed attivista di IFE Italia, e volentieri pubblichiamo.
"(..) Scioperiamo dal lavoro dentro e fuori casa, dai ruoli di genere e da tutti i ruoli che ci vengono imposti, dai consumi.
La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, l’inflazione: viviamo in un mondo di crisi continue che non sono emergenze ma segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, un sistema ingiusto che ci costringe a vivere vite insostenibili e che vorrebbe chiuderci nell’isolamento e nell’impotenza (..)
"(...) All’inizio, come decine di migliaia di donne senza velo, pensavo che la questione del velo fosse trascurabile rispetto alla posta in gioco della rivoluzione. Gli islamisti ci hanno chiesto di indossarlo durante le manifestazioni come segno di unione con le donne velate nella lotta contro i nemici comuni: lo Shah e i suoi alleati imperialisti. Non ho mai risposto positivamente alla loro richiesta e , al contempo, non ne ho compreso il pericolo. Tuttavia, appena salito al potere, Khomeini ha indicato la priorità islamista del nuovo regime rendendo obbligatorio il velo nelle amministrazioni. Migliaia di donne hanno poi manifestato per le strade di Teheran, nell’indifferenza della maggioranza dei movimenti di sinistra che hanno ritenuto secondaria, di fronte alla necessità di rafforzare le avanzate antimperialiste della rivoluzione, la questione del velo. Gli slogan dei manifestanti in risposta agli islamisti furono: “Non abbiamo fatto la rivoluzione per tornare indietro”, o anche: “La libertà non è né occidentale né orientale, è universale”. Il regime alla fine renderà obbligatorio il velo in tutti gli spazi pubblici. Sono arrivata a ritenere che il velo risulta essere uno specchio dei conflitti socio-politici in Iran e poi nel mondo nel 20° secolo. Promuove il concetto di identità per aggirare l’idea di uguaglianza e laicità e quindi per rifiutare i valori. (...)"
"In Europa, le femministe discutono se dovremmo o meno raderci i capelli. Non mi interessa questo tipo di femminismo, dobbiamo affrontare le questioni cruciali, qui e nel mondo arabo, dove molte donne hanno paura di cosa accadrà se denunciano gli abusi. Dobbiamo essere più forti delle nostre madri, altrimenti non abbiamo alcuna possibilità."
Asmaa al-Atawna nel suo romanzo d’esordio, "Missing Picture", racconta la vita di una ragazza ribelle, lei stessa, che a Gaza lotta a scuola e a casa.
Fonte: https://comune-info.net/basta-stere...
Immagine: dal sito di Comune-info
26 novembre tuttə a Roma - Non Una Di Meno!
BASTA GUERRE SUI NOSTRI CORPI - RIVOLTA TRANSFEMMINISTA!
Il link per leggere l’articolo.
Immagine dal sito: https://www.fanpage.it/esteri/in-ir...
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