Senza slanci emotivi
da "La Stampa" del 20 maggio 2011
Un discorso troppo minuzioso, ragioneristico nell’elencazione e cauto nelle soluzioni. Obama questa volta non ha avuto né lo slancio emotivo né la visione politica del discorso con cui al Cairo, solo un paio di anni fa, aveva aperto una nuova era nelle relazioni fra Stati Uniti e mondo musulmano.
Barack Obama ha parlato ieri a fine mattina al Dipartimento di Stato, cioè nel sancta sanctorum della politica estera Usa, e accanto a Hillary Clinton, cui ha dedicato ogni possibile complimento – incluso quello errato (e lo hanno subito sgamato i blog) di aver già volato 1 milione di miglia (sono in realtà la metà, e la Rice aveva raggiunto la mitica cifra, resa tale dal George Clooney di «Tra le nuvole», dopo soli 4 anni). Nulla lasciato al caso, dunque, «per fornire una nuova narrativa», come dicono gli analisti americani, a una storia di tensioni fra Usa e Medioriente ormai più lunga di mezzo secolo. Nessun compito avrebbe potuto essere più facile, dopo le rivoluzioni in Egitto, la cacciata di Mubarak, il ritrovato accordo con l’Europa sulla Libia; nulla di più trionfale da annunciare, dopo l’uccisione di Osama, il ritiro dei soldati americani dall’Iraq l’anno scorso, e la promessa di un altro ritiro in Afghanistan.
Abbiamo ascoltato invece un solo acuto, un unico passaggio in puro stile Obama. Onorando il venditore ambulante di 17 anni Mohammed Bouazizi, che bruciandosi vivo per protesta contro le vessazioni della polizia ha acceso la miccia della rivoluzione in Tunisia, il Presidente ha paragonato i moti dei giovani arabi alla rivoluzione americana, e al movimento dei diritti civili: «A volte nel corso della storia le azioni di cittadini comuni avviano grandi cambiamenti perché colgono un desiderio di libertà che negli anni si è accumulato. In America penso ai patrioti di Boston che rifiutarono di pagare le tasse al re, e penso a Rosa Parks che rimase con coraggio al suo posto». Un audacissimo parallelo da proporre alla sua nazione, gli Usa, in cui oggi l’estrema destra ha eletto la rivolta dei patrioti di Boston a simbolo contro Obama, e in cui contro Obama questa stessa destra solleva di continuo lo spettro del razzismo.
Forzatura retorica, dunque, usata dal Presidente per avocare a sé la riscrittura di una nuova piattaforma di politica estera, che passi dalla «sicurezza e stabilità» per sé stessi, all’appoggio a un sistema di valori. «L’equilibrio attuale non è più sostenibile. Società tenute insieme da paura e repressione possono dare l’illusione di stabilità per un periodo, ma alla fine crollano. Noi appoggiamo diritti universali che includono libertà di parola, di riunione, di religione, di eguaglianza per uomini e donne davanti alla legge, e il diritto di scegliere i propri leader – che si sia cittadini di Baghdad o Damasco, di Sanaa o di Teheran».
Il giorno per giorno di quest’appoggio non è però molto chiaro. E infatti, a parte questi passaggi ispirati, il Presidente si è inoltrato con grande cautela, passo per passo, pragmaticamente, in tutti i problemi aperti nella regione. E di ognuno di questi interventi è stata pesata parola per parola, nelle varie capitali mediorientali, dove l’attesa per il discorso ieri era massima. Nulla di nuovo sulla Libia, salvo la rassicurazione che «Gheddafi se ne andrà o sarà deposto». Più vigoroso invece il tanto atteso richiamo alla Siria, in cui Obama adombra un ultimatum, ma senza davvero spingersi a formularlo: «Il presidente Assad ha una scelta: può guidare lui la transizione, o può andarsene». Del resto, le sanzioni appena applicate al governo di Damasco sono un segno di un indurimento di Washington, ma ben al di qua di ogni sfida. Duro avvertimento anche all’«ipocrisia del regime iraniano, che dice di sostenere le rivolte negli altri Paesi e massacra i suoi giovani che protestano». Ma forse la parte più rivelatrice di questa lista è quella che riguarda i Paesi «amici», come definiti nel discorso. E’ lì infatti che covano il disagio e il dilemma sulle cose da fare: su Israele, sull’Arabia Saudita, sul Bahrein e sullo Yemen, tutti alleati a diverso titolo e con diversa grandezza, ma tutti fondamentali per gli Usa. Al presidente yemenita Saleh, Obama ha ripetuto il suo invito (nulla di nuovo, qui) a mantenere la promessa di lasciare il suo posto. Per la prima volta, invece, abbiamo sentito un chiaro messaggio al Bahrein, dove è di stanza la 5ª Flotta americana. Il movimento di piazza nel piccolo Stato è agitato dall’Iran, e il Presidente Usa lo ha ricordato, «ma ugualmente abbiamo insistito privatamente e pubblicamente», ha rivelato, «perché arresti di massa e forza bruta non esprimono rispetto per i diritti umani». E’ il primo cenno esplicito alle brutalità in corso nel Paese. Mai pronunciato invece il nome dell’Arabia Saudita.
Solo in conclusione Obama ha affrontato il tema più dolente, Israele e Palestina. Ha parlato di nuovo di una soluzione che arrivi alla creazione di due Stati, e ha fatto un riferimento al 1967 «come base» dei confini reciproci. Il ripescaggio dell’anno 1967 ha provocato un certo trambusto nella comunità internazionale dal momento che è la data della Guerra dei Sei giorni che portò alla conquista da parte di Israele della maggior parte dei territori poi occupati e di Gerusalemme. Ma l’uso cautelare dell’espressione «sulla base di» tiene il riferimento dentro le possibili revisioni di quei confini in accordi di scambio, come è sempre stato nelle trattative. La realtà di cui Obama ha preso indirettamente atto nel chiedere il rilancio di un’inizitiva di pace è in effetti il fallimento di due anni di tentativi di stabilire un nuovo dialogo. Pochi giorni fa l’inviato Usa George Mitchell (l’uomo che ha costruito il dialogo fra Irlanda e Inghilterra, per capirsi) ha gettato la spugna. E il nuovo accordo tra Fatah e Hamas ha scombussolato gli schemi di lavoro fin qui usati. Il futuro di Israele e Palestina rimane dunque, come sempre, terra incognita.
Giunti alla fine, non si può che prendere atto che nell’elenco fatto i problemi rimangono più numerosi delle soluzioni. Questo è del resto il Medioriente. E nemmeno l’uomo più potente del mondo può illudersi di plasmarlo. In questo senso, forse, la modestia di questo discorso, di cui parlavamo all’inizio, è l’unico possibile, realistico e anche commendevole tono da assumere.
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CON VOCE DI DONNA
- "Come vento cucito alla terra"
- "Così ho capito le patate di mia madre"
- "Figadvisor": perché stupirsi?
- "Foto di gruppo con signora"
- "La violenza di genere e le discriminazioni nei confronti delle donne sono un elemento strutturale"
- "Qualsiasi cosa farete non ci fermerete"
- A partire dalla pratica, il femminismo sta rielaborando un nuovo concetto di internazionalismo
- A proposito di piazze, conflitti, violenze
- Altre Madri
- Appello delle lavoratrici dell’OMSA
- Appello per lo sciopero globale femminista e transfemminista del prossimo 8 marzo 2023
- Aprire la porta del dire, chiudere quella dell’agire
- Ave Mary
- Benvenuti alla villa di Arcore,succursale di Sodoma....
- Buon Primo maggio
- Buona Pasqua e buone speranze nuove, con le parole di Emily Dickinson
- Cambiare è possibile? L’intervento con gli autori di violenza
- Carla Capponi, partigiana
- Che genere di strumenti?
- Ciao Lidia....
- Ciao Rossana...
- CONTRO OGNI GUERRA SENZA SE E SENZA MA
- CRONACHE DA UN ALTRO MONDO
- da "Il secondo sesso"
- da "Un po’ di compassione"
- Da Gaza con amore
- Di attese, pensioni ed orizzonti....
- Donne con disabilità e diritto a una Vita Indipendente
- Donne sull’orlo di una crisi
- Donne, Iran e islamismo: l’analisi di Chala Chafiq
- Ehi, scusate, forse ci sono anch’io
- Eppur bisogna andar
- Estate per te
- FEMMINICIDIO, FEMMINISMI, SVISTE, PERICOLI
- Femminista, barbara e meticcia
- Fiat voluntas....FIAT?
- Generazione sbucciata
- Giocare non è mai neutro: dalla Francia un esperimento contro il sessismo.
- Gli stereotipi sulle donne arabe
- Gracias a la vida
- I figli e le figlie della pacchia
- I ricchi di famiglia
- I saluti per il 2014 di Ariane Mnouchkine
- Il corpo dell’artista. Frida Khalo, storia di una rivoluzionaria.
- Il dolore
- Il dolore degli altri
- Il femminismo: punto di partenza per un nuovo modello di societá.
- Il pensiero delle donne che cambia il mondo
- Il triangolo ribelle
- Ildegarda, la sibilla del Reno
- In queste ore in Iran, le donne
- In ricordo di Adriana
- INTERVISTE TUNISINE
- INVITO ALLA VITA
- Io non ci sto agli stereotipi
- Italia, dov’è finita la protesta?
- L’aspirante
- La Casa delle donne di Milano esclusa dal bando per l’assegnazione degli spazi comunali.
- LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE NON SI TOCCA
- La casa siamo tutte! No allo sfratto!
- La città delle donne
- La donna nella Resistenza / Documentario
- La favola che andrebbe raccontata
- La madre delle madri felici e consapevoli
- La morte non esiste
- La seconda raccolta di "Intersezioni Femministe"
- La sospensione del presente
- La violenza contro le donne
- Laicità vò cercando ....
- Le altre donne
- Le città femministe esistono e resistono
- Le Donne della Costituzione
- Le mutilazioni genitali intellettuali
- Le nuove professioni delle donne
- Le passioni come dimensione politica
- Lettera a mia madre, Berta Càceres
- Lettera aperta a Lucia Annunziata
- Lettera di sorellanza a tutte le donne del mondo
- Libere sempre
- Licenziata!
- Lo stato dell’arte : il femminismo si è autodistrutto?
- L’alfabeto delle donne
- L’importanza di vivere in un mondo innamorato
- L’ONORE DI CIPPUTI
- Miserie (da fine "impero?")
- Moglie e madre: piuttosto che niente è meglio piuttosto?
- Natascia. Storie di vita
- Nella maternitá conta la cultura
- No more!
- Non basta che sia donna. Perchè le femministe si oppongono a Meloni
- PERCHÉ SI SAPPIA CIO’ CHE "L’UNICA DEMOCRAZIA DEL MEDIORIENTE" INTENDE NASCONDERE CON LA COMPLICITA’ DEI GRANDI MEZZI DI INFORMAZIONE NOSTRANI.
- Poesie Partigiane
- Portrait de Adamou
- Prato. La Donna derubata del nome
- Primi manifesti/documenti del femminismo italiano
- Quando una madre uccide il proprio figlio
- Quel bisogno di umiliare l’altro
- Responsabile si, ma per cambiare il mondo non per tornare a quello di prima
- Scioperiamo per fermare la cultura della violenza
- Se ci fermiamo noi si ferma il mondo
- Sempre più donne nelle liste elettorali. Cosa cambia?
- Sesso e politica nel post-patriarcato
- Sibilla Aleramo: una coscienza anticipatrice
- Simboli necessari
- Solidarietà alle compagne Kurde
- Speranze e timori
- Susanna e le altre: così la Gentileschi "vendicava" il genere femminile oltraggiato
- Tenevo un gioiello fra le dita ....
- Tesoretto scippato, mercoledì parte "la protesta della borsetta"
- Tre giorni, tre omicidi l’infinita strage delle donne.
- Un esame di noi stessi
- Verso il 26 novembre
- Video: un anno di Non Una Di Meno
- Vita e(é) politica
- Voci di donne sulla città
- 2 lavoratrici sul tetto del S. Raffaele
- 8 marzo 2019
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AMICHE DI PENNA, COMPAGNE DI STRADA
- La nostra è una richiesta politica
- "Cose da donne?" di Rosangela Pesenti
- "Cose da uomini (di stato)" di Monica Lanfranco
- "È stata la bellezza del mondo a salvarmi dal fallimento politico"
- "La politica come amore per l’umanità"
- Accogliere. Se non ora quando?
- Alle donne che hanno convocato la manifestazione del 13 febbraio
- BASTA SANGUE NEL NOME DELLA TRADIZIONE E DELLA RELIGIONE. LIBERTA’ PER LE DONNE MIGRANTI!
- Ces femmes qui ont gagnè la bataille contre l’exicision
- Che fine hanno fatto le principesse?
- Che genere di voto
- Da Carola Rackete a Megan Rapinoe, non è un caso che siano donne a lottare contro le politiche disumane dei governi riguardo i migranti e la «nuda vita»
- Di stupri, reati contro la morale e denaro che non puzza
- Et si les femmes étaient l’avenir de l’Indonésie?
- Femminismo e cura.
- Imola: il linguaggio sessuato entra in Comune
- In morte di un assassino
- In ricordo di MIRIAM MAFAI
- Io. Noi. Lo sciopero femminista (NUDM Torino)
- L’incuria che uccide
- La maledizione di Benedetto
- La Repubblica Democratica del Congo: teatro della 3a azione internazionale della Marcia mondiale delle donne
- La scarsa percezione dell’emergenza, ovvero i rischi che corrono le istituzioni democratiche
- LA VIOLENZA HA FORME DIVERSE: UN GOVERNO RESPONSABILE DEVE RISPONDERE ALLE ESIGENZE REALI DELLE DONNE.
- Le donne di Gaza
- Le origini di classe della Giornata Internazionale delle Donne
- Le traitement de l’affaire DSK entretient la confusion des esprits
- L’IMPREVISTO DELLA STORIA SIAMO NOI
- Manifesto delle femministe russe contro la guerra
- Mutilazioni genitali femminili: l’Onu dice no ufficialmente. Ma la strada è ancora lunga
- NO al nucleare
- No more femminicidio: quando le parole contano
- Non c’è futuro senza memoria
- Non chiediamo la luna, esigiamo l’eguaglianza
- Nonunadimeno rinnova la nostra rivoluzione
- Per Eliana
- Piccola biografia narrata
- QUANDO LE DONNE SALGONO SUI TETTI
- resoconto 8° incontro internazionale Marcia Mondiale delle Donne
- Ribellati
- Ritagli
- Senza famiglia
- Tunisia: Non toccate i diritti delle donne
- Tutto su mia madre
- Un grande cuore
- Un voto inutile…e una proposta per dopo
- Una giornata difficile da dimenticare: decine di migliaia sono scese in piazza in Italia e non solo.
- Uscite voi dal silenzio stavolta, per favore
- Veline,Lucciole,Escort: una discussione difficile anche fra le femministe
- Violences contre les femmes : une arme stratégique aux mains du pouvoir et des possédants aux temps de la guerre sociale !
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FIOR DA FIORE
- "Non mi pento di niente"
- A chi piacciono i bambini?
- A Gaza è tempo di falciare l’erba
- Allarghiamo il presente
- Alle donne
- Ancora dalla parte delle bambine
- Antonio Albanese è "l’on.Cetto Laqualunque"
- Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, 1653)
- Avviso
- Bella ciao
- Buon 25 aprile!
- Buon ferragosto
- Carnevale
- Com’e triste la vita se non senti gli odori
- da "Il secondo sesso"
- da "La tentazione"
- Dall’ecoansia all’ecorabbia
- Di intelligenza artificiale, sfruttamento e militarizzazione del sapere ovvero alcuni spunti di riflessione da alcune lezioni giacobine
- Fanny Mendelssohn
- Frida Kahlo
- Grazie alla vita
- Hannah Arendt
- Il grido è già un coro: libera Milagro Sala
- il gusto pieno della vita....
- Il sè nella relazione con l’Altro.
- Immobile in pedana.
- L’anziano ed il cagnolino
- L’altra metà del sesso
- L’età dell’ansia
- L’ottimismo non è il profumo della vita
- Mai più tornerò sui miei passi
- Manduria, i giovani permale
- Nessuno è riuscito a fermarle
- No alla vaginoplastica, si alla vagina elastica
- Non si sceglie
- One billion rising
- Organizzarci?
- Ovuli congelati: pagano Apple e Facebook
- Per ridere
- Persone che dovresti conoscere: Chiara
- Pioniere. Ipazia, per amore del cosmo
- Prima di venire
- Quando rinasce una biblioteca
- Realtà virtuali, psicopatologia in rete
- Ricette golose
- Ricordi e speranze
- Ringrazia una femminista
- Se non ci fidiamo più degli altri è perché non parliamo più al telefono
- Serpenti giganti e fughe impossibili il primo atlante dei sogni nel mondo
- Sferruzzando, sferruzzando. Il knitting fa tendenza e in Sicilia è un modo per socializzare facendo cultura
- Sono nata il 21 a primavera
- SONO UNA DONNA
- Torno dalle ferie e divorzio. Consigli per il mese dell’addio
- Un segnale per tutte le donne
- Uno spettro si aggira fra le giovani donne
- Vite spericolate....
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PAROLA DI DONNA
- Buon ferragosto con le parole di Angela Davis
- Buon ferragosto!
- Controllare e punire : cosa c’è dietro l’attacco in Spagna contro la legge sull’interruzione di gravidanza
- Credo..
- Crocifisso, un paese a laicità limitata
- Donne di tutto il mondo unitevi. Le nuove vite del femminismo
- Figlie mie, siate delle fottute egoiste.
- Genova per noi
- Golden lady e Omsa: licenziamenti e sconcerto sindacale
- Harcèlement de rue : le féminisme devient-il secondaire ?
- Il divino è fuori scena
- Il posto delle donne è il mondo intero
- Il potere del"metoo" americano. E noi italiane dove siamo rimaste?
- Le crepe di un fragile equilibrio
- Le parole possono uccidere
- Leggendaria
- LOTTO CONTRO LA MIMOSA?!!!! ABBIAMO DI MEGLIO DA FARE E PENSARE
- Nessuna tocchi le altre
- Nilde Iotti
- No pasaran!
- Pensioni, casalinghe e ministri scoppiati
- Relmu Namku e la lotta indigena
- Respect
- Se il virus non ha confini
- Siamo tutte antifasciste, siamo tutte cattive maestre.
- Son la mondina
- STREGHE
- Sulla "banalità del male"
- TRAGICO EPILOGO
- Un 8 marzo ...al tempo del colera
- Una voce dal letame
- Vi racconto la mia vita fuori tema
- «Vous venez d’insulter une femme, votre bite va se désintégrer dans les trois jours»
- “Salvare il pianeta o salvare il neoliberismo”
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DONNE DI MONDO
- "Caro Paolo ...."
- "Cosa ho fatto? Non ho fatto niente"
- "Europa che fare?"
- "Hanno globalizzato l’ingiustizia, la disperazione e il disprezzo"
- "Libertà delle donne nel XXI secolo. Oltre i fondamentalismi"
- A partire dalla pratica, il femminismo sta rielaborando un nuovo concetto di internazionalismo.
- Al via la seconda fase della campagna di solidarietà con le donne greche per il diritto alla salute
- Alice Jardine intervista Simone de Beauvoir
- Anita Ribeiro da Silva Garibaldi
- appello a favore di Nasrin Sotoudeh, avvocata e attivista iraniana da molti mesi in carcere
- Au Niger, quand tradition rime avec contraception
- Auguri alle Befane
- Brasile, una teocrazia rampante!
- Calzone di erbette
- Cile: la speranza di una vita degna
- Con Amina, per il diritto all’autodeterminazione, per la democrazia e la laicitá
- Da protagoniste per un’altra Europa
- DICHIARAZIONE DELL’INIZIATIVA INTERNAZIONALE DONNE ALL’ASSEMBLA DEI MOVIMENTI SOCIALI AL FORUM SOCIALE MONDIALE
- Dichiarazione Femminista
- DICHIARAZIONE SULLA PROSSIME ELEZIONI EUROPEE
- Di molti, non di tutti
- Donne madonne, donne maddalene
- Donne nella crisi e oltre la crisi / Lecce 11 e 12 ottobre 2014
- Donne – Lavoro e Maternità: è possibile la duplice realizzazione in ambito lavorativo e familiare? Indagine netnografica
- Donne, bellezza e potere
- Education First
- EL SALVADOR: DOPO DIECI ANNI GIUSTIZIA PER MANUELA
- EXPO: lettera aperta
- Fermiamo l’accanimento contro la Costituzione
- Firenze 10+10 : l’appello internazionale
- GESTIONE DELLE CASE PER DONNE MALTRATTATE DA PARTE DEL GOVERNO AFGHANO: OLTRE AL DANNO LA BEFFA.
- Grazie!
- Hannah Arendt
- I beni comuni come categoria dell’essere e non dell’avere
- I doveri di un governo
- I fantasmi del capitale
- Il femminismo bianco si è appropriato della protesta dell’hijab senza capirla.
- Il Patto atlantico dei capitali
- In ricordo di Rita Levi Montalcini
- Inno alla gioia
- Intervista a Lorena Astudillo, , portavoce della rete cilena contro la violenza sulle donne
- Intervista a Nilufer Koc, co-presidente del Congresso Nazionale del Kurdistan
- Intervista a Pinar Selek, scrittrice e femminista turca
- Intervista a Sonia Mitralia
- L’epoca buia dei mezzi lavori
- L’esperienza italiana della rete "Donne nella crisi". Aspetti politici e campagne tematiche.
- L’Iraq che non vi raccontano
- L’ISIS cresce perchè non c’è sinistra
- La bambina che zittì il mondo per 6 minuti
- La cittadina che ha sconfitto Nestlè
- LA LOTTA PER LA LIBERTÀ IN TUNISIA È ANCHE NOSTRA!
- La pace negata
- La potenza del transfemminismo sudamericano
- La Quito ribelle: le hierbeteras
- La riforma dell’art. 18
- La rinascita della politica
- La rotta d’Europa, tre riflessioni urgenti
- Le donne arabe in Siria, ispirate dalle sorelle curde, si uniscono alla lotta
- Le donne spagnole ed il colpo di frusta delle crisi
- Le soulèvement du monde arabe doit s’accompagner du respect des droits des femmes
- Letter of solidarity to the struggle of women in the world
- Lettera aperta a Jean-Claude JUNKER sulla nomina di Tibor Navracsics a Commissario Educazione, Gioventù, Cultura e Cittadinanza.
- Linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività in Italia
- Liquidazione coatta amministrativa del Manifesto : abbiamo bisogno di voi
- Manifesto per un soggetto politico nuovo
- Màxima ha giá vinto
- Melanzane a funghetto
- Metafora
- Non hanno paura le lavoratrici dell’IGEA che hanno occupato la miniera
- Non sedurre ma servire, questo il vero potere
- Occupate/i - disoccupate/i : i dati reali nel II trimestre 2012
- Orizzonti precari e definizione di sé
- Paestum e noi
- Parole per questo tempo duro
- Partiti o comitati elettorali?
- Patricia racconta la lotta dei Kichwa
- Perchè gli italiani votano per Berlusconi?
- Perché non si riesce a cambiare la tradizione del cognome del padre
- Più numerose e (un pò) più potenti. Per le donne qualcosa é cambiato.
- Pourquoi les hommes ne se voilent pas ?
- Prima di tutto vivere
- Quale Europa per quale Italia
- Quel riflesso patriarcale duro a morire anche a sinistra
- Rapporto BES 2013 : il Benessere Equo e Sostenibile in Italia.
- Report del Seminario "Donne nella crisi ed oltre la crisi", Lecce 11 e 12 ottobre 2014
- Ritorno dal futuro: genealogie ed orizzonti di un femminismo politico e "di conflitto"
- Sabato 24 e domenica 25 marzo 2012 : SEMINARIO DI IFE ITALIA
- Sei mesi per dirsi addio.
- Si sta annullando la differenza tra i generi
- SOLIDARITÉ AVEC LES UNIVERSITAIRES ET CHERCHEURES DE L’UNIVERSITÉ DE LA MANOUBA EN TUNISIE
- Spagna : un brutto attacco al diritto delle donne di disporre liberamente del proprio corpo
- Storica sentenza della Cassazione sulla possibilità per le coppie gay di avere figlie/i
- Sul tempo, che in fisica non esiste
- Teresa Noce, una rivoluzionaria professionale
- Un argine alla povertà
- Un Medio Oriente in comune
- Un otto marzo memorabile!
- Une révolution trahie ?Sur le soulèvement tunisien et la transition démocratique
- Vecchia, sono vecchia.
- Violet Gibson, l’antifascista dimenticata
- VOCI DI ATTIVISTE/I PER LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI UMANI / KABUL 8-24 SETTEMBRE 2012
- «Io accuso il sistema delle caste. Viviamo in un passato feudale"
- «Sull’articolo 18 non ci sono totem. E dico sì al contratto unico»
- “Nous résistons pour vivre, nous marchons pour transformer !”
- “Quando tutte le donne del mondo ….” : seconda tappa della campagna femminista di solidarietà per il diritto alla salute
- 8 marzo 2023 Sciopero globale femminista e transfemminista, di nuovo marea. NonUnaDiMeno
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Pensieri e parole di genere maschile
- Tra Marx e il porno ......
- "L´interesse dei pochi,le ragioni dei molti.Le letture della Biennale Democrazia"
- "Nè misogino nè monogamo"
- Alle porte di un nuovo ordine mondiale
- AMORE E RICONOSCIMENTO: LA VIOLENZA MASCHILE E IL SENSO DELLE NOSTRE RELAZIONI
- Balibar, le condizioni della politica
- Buon lavoro
- Caos e prevedibilità:gli enigmi dell’evoluzione della vita
- Che fine ha fatto il femminismo in Italia?
- Crepe nel cemento
- C’è vita a sinistra. Quelle parole che la sinistra deve riscoprire
- Donald Trump. Se il razzismo si candida a guidare l’America.
- E adesso? Lo spazio in cui si può lottare
- Elogio della distanza
- Esiste una democrazia fondata sui “migliori"?
- Facebook. La fine dell’intimità
- Far saltare il recinto neoautoritario. La rivolta come opportunità
- Fascismo e guerra vanno combattuti insieme
- Femminicidi: qualche riflessione scomoda ma necessaria
- Filastrocca per l’anno nuovo
- Gli anti-casta che tanto piacciono alla vera Casta
- Guardarsi negli occhi
- Ideali. Come andare oltre i conflitti etnici e religiosi
- Il laboratorio dell’amore
- In difesa della salute
- In ricordo di Vittorio Arrigoni
- Intevista a Luciano Gallino
- La carriera e le donne che rinunciano.
- La nostra identità nel mondo senza centro
- La parte grigia
- La sfida più urgente è la diseguaglianza
- La via del ritorno allo Stato nazionale
- La violenza sulle donne e l´incapacità di fare i conti con la solitudine
- La vita precaria ci fa diventare un paese cattivo
- Le 10 strategie della manipolazione di massa
- Le emozioni passano, i sentimenti vanno coltivati
- Le humanities e il coronavirus
- Libia: il colonnello nel labirinto
- M.Landini, FIOM, "Sciopero generale contro la manovra"
- Maschi e contro il patriarcato?
- Maschi e contro il patriarcato?
- Maschio guerriero, maschio protettore: il paradosso mortale dentro il patriarcato
- Maschio, il futuro è nelle mani delle donne
- Non abbiamo un pianeta di scorta
- Non c’è più tempo
- Non ci sono più morti bianche
- Perché gli ideali non sono assoluti ma figli di un’epoca
- Possiamo osare. Qualcuno ha iniziato
- PRIVATIZZAZIONI:DALLA MANOVRA UNA FRODE COSTITUZIONALE
- Ragazze/i svegliatevi o il mondo sparirà entro il 2050
- Rifkin-Petrini, dialogo sulla natura
- Scola, lo Stato laico e la libertà religiosa
- Se fallisce il nostro IO esplode la violenza
- Se la donna é un’ossessione
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