"Abbiamo pensato che possa essere utile dare qualche informazione sulle condizioni di vita nella Russia di Putin. E’ nostra convinzione che attraverso la conoscenza della realtà si possono evitare sia la tendenza a considerare la Russia un nemico sia quella che non vuole vedere la repressione di chi si oppone alla guerra e rivendica il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni in Russia. Per questo condividiamo il link di un articolo che Raffaella Chiodo Karpinsky, conoscitrice di questa realtà, ha scritto per il quotidiano “Avvenire”. L’articolo di oggi riguarda il coraggio delle donne che manifestano per la pace."
"(...) Ai paradossi crudeli della guerra “giusta” e “umanitaria” ora si aggiunge quello della guerra “necessaria alla difesa” come sostenuto da tutto il mainstream comunicativo, rigorosamente embedded. Ma si va addirittura oltre, tragicamente. Nella democratica piazza dello scorso 15 marzo fra lo sventolio delle bandiere blu della UE, qualcuno è addirittura tornato a esaltare la grandezza della cultura e quindi della civiltà occidentale. Una civiltà da difendere a prescindere. Affermazioni che, consapevolmente o meno, rischiano di portare acqua al mulino della narrazione colonialista, razzista e rigorosamente bianca delle destre attualmente in ascesa. (...)"
"(...) Combattere la violenza contro le donne significa prima di tutto riconoscere il radicamento del sistema di dominio patriarcale che attraverso simboli e atti annienta tanto le donne quanto tutt* coloro che si discostano dal binarismo di genere e dall’eteronormatività."
"(...) Da parte nostra saremo in questa piazza da femministe intersezionali, non in funzione ancellare, materna, infermieristica stile Grande Guerra o di eterne subordinate da seconda fila, ma per esprimere una soggettività matura e collettiva che indica una via precisa: una politica economica non dissennatamente estrattiva ed espansiva, un’occupazione non fondata sul riarmo e l’industria bellica, un lavoro liberato da profitto e sfruttamento, che colga il nesso inscindibile fra produzione e riproduzione, una cultura capace di decolonizzare le menti e rigettare l’ondata omofoba e transfobica, un pensiero che ritrovi l’utopia necessaria a dare un senso alla pratica. Lo saremo con gli occhi ben aperti, consapevoli che non basta invocare il cambiamento se non si è in grado di cambiare se stesse e se stessi. (..)"
fonte: https://transform-italia.it/ci-sono...
Immagine: dal film "Niente di nuovo sul fronte occidentale" (remake del 2022)
Pubblichiamo "l’intervento che Paola Guazzo ha preparato per la “Scuola femminista” del Partito della Sinistra Europea che si è tenuto il 31 gennaio e l’1 e il 2 febbraio 2025 a Córdoba, presso la Facoltà di Lettere e filosofia. Uno scritto che si conclude con un anelito di speranza che auspica resistenza e lotta : “Ecco, io penso che una rete di resistenza femminista ai neofascismi e neofondamentalismi, base ideologica patriarcale dei conflitti, potrebbe essere utile da avviare anche a partire dal nostro incontro. Non partiamo sconfitte in partenza. Possiamo ancora vincerla, la nostra guerra”. Ci sembra un auspicio quanto mai opportuno."
"Ramallah. C’è una guerra israeliana fatta di posti di blocco in Cisgiordania. L’esercito israeliano sta attuando la punizione collettiva contro milioni di palestinesi in Cisgiordania, dove ha aumentato il numero di posti di blocco militari a 898. Ogni checkpoint è progettato per essere un luogo di molestie, umiliazioni e ostruzione del movimento.(...)"
Sulla liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestrata e poi incarcerata in Iran.
"Gli Stati uniti si preparano all’insediamento di Donald Trump. Quella cerimonia, dice Chris Carlsson, certificherà molte cose. La prima: il neoliberismo e la democrazia liberale, non solo negli Usa, sono morti. La seconda: Trump e i suoi accoliti si preparano al grande teatro della crudeltà per umiliare e mettere “al loro posto” prima di tutto donne e neri. La terza: dalla crisi delle democrazie emerge ovunque un capitalismo clientelare con un vasto apparato di sorveglianza tecnologico per controllare il dissenso. La quarta: non dobbiamo essere affranti e sentirci impotenti, questo sistema che prende forma non funzionerà, entrerà in crisi, probabilmente a partire dalle conseguenze delle crisi ambientale e climatica. “La sorveglianza ad alta tecnologia, il mercato e la manipolazione delle menti possono arrivare solo fino a un certo punto. Alla fine la capacità umana di autonomia e resistenza (e noia) sconfiggerà gli sforzi di autocrati imbranati che non comprendono la complessità sociale e pensano di poter imporre l’obbedienza alla società attraverso la repressione e la punizione. Questa roba non funziona…”
Il link per leggere l’articolo
"L’azione israeliana contro migliaia di libanesi serve ad alimentare ed estendere il conflitto, unica condizione perché Netanyahu resti al potere"
Immagine dalla rete.
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MATERIALI DI APPROFONDIMENTO
7.3 Pace,violenza, ambiente, guerre,sicurezza
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