Presenti: Imma Barbarossa, Giuliana Beltrame, Ada Donno, Chiara Giunti, Francesca Koch, Alessandra Mecozzi, Anna Picciolini, Nicoletta Pirotta, Antonia Sani. Erano presenti inoltre: Tina Cimini, Milena Fiore, Patrizia Politelli, Roberto Morea (su nostro invito)
Nella prima parte:
a) abbiamo confermato l’importanza della pubblicazione degli atti del convegno sulla rivista INCHIESTA, disponibile a darci spazio. Nel frattempo verificheremo quali sono le relazioni già in nostro possesso ( e pubblicate sul nostro blog) e quali devono ancora esserci inviate. Chiederemo quindi alle relatrici che non hanno ancora provveduto a farci avere il loro intervento di inviarcelo in tempi brevi entro il 15 febbraio.
b) Si è convenuto, dopo una bella discussione, che il tema su cui vorremmo lavorare è quello del lavoro ragionando sul nesso produzione/riproduzione sociale e domestica (lavori di cura) per analizzarne le caratteristiche e le contraddizioni nel tempo del capitalismo finanziarizzato (con particolare attenzione all’Europa e al Mediterraneo). Ci siamo anche dette che proveremo a tenere insieme una riflessione sui modelli di società e di relazioni, sociali e politiche, che potrebbero consentire al lavoro produttivo e riproduttivo di sottrarsi alla logica del profitto e dello sfruttamento per trasformarsi in un’attività umana orientata alla costruzione di ben-essere e ben-vivere.
Ci faremo aiutare da alcuni scritti di Nancy Fraser e Silvia Federici (ed altri se li individueremo)
Abbiamo ribadito di mantenere la scelta metodologica di ragionare in termini sistemici ( cioè tenendo presente la complessità dei temi che si affrontano per individuare tutti i possibili nessi) e di mettere a confronto analisi e pratiche in dimensione europea o meglio euro-mediterranea.
Provvederemo a redarre un testo base che sintetizzi la nostra discussione.
c) Una volta definito il testo-base inviteremo alcune amiche a ragionare con noi in modo da allargare il nostro gruppo arricchendolo con ulteriori contributi.
d) Anna Picciolini, anche a nome di Clotilde Barbarulli, ha detto che entrambe non potranno partecipare al percorso individuato, perché le attività del Giardino dei Ciliegi nei prossimi mesi impegneranno entrambe in modo tale da rendere impossibile un contributo attivo. Fra i temi affrontati nel Convegno di ottobre, inoltre, sentono come prioritario in questo momento quello della seconda sessione, con l’intenzione di allargare la riflessione sul fondamentalismo religioso ad altre aree geografiche e ad altre religioni.
Nella seconda parte:
abbiamo incontrato Roberto Morea di Transform!
Dopo averci reciprocamente confermato la bontà dell’esperienza condivisa abbiamo convenuto di continuare la nostra collaborazione per dare, possibilmente, vita ad altre iniziative comuni. A questo proposito si è deciso di consegnare entro fine aprile /maggio 2018 una prima articolazione del seminario o convegno internazionale sui temi di cui sopra in modo da verificare la possibilità di poterlo inserire nel calendario delle iniziative di Transform! per il 2019.
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