(…) “La guerra è un grande imbroglio”, dice Cassandra nella famosissima ricostruzione di Christa Wolf: La prima guerra della storia dell’umanità viene fatta passare come una spedizione militare volta a riprendersi una moglie rapita da quel bellimbusto di Paride. In realtà una guerra di aggressione per il dominio del Mediterraneo,allora spazio di commerci, oggi prevalentemente cimitero di migranti.
(…) Le donne sono sempre state vittime delle guerre: stuprate, vendute, rapite, costrette a matrimoni precoci. Le “Troiane” di Euripide, le spose bambine, le studenti nigeriane, le donne violentate e vendute in occidente. Alle donne, poi, il genere maschile ha affidato il compito di trasmettere i valori identitari nazionalistici, etnici, tribali. Eppure la resistenza delle donne ha prodotto la più grande e profonda elaborazione teorica contro le guerre e i nazionalismi, a partire da sé, dai corpi,attraverso la critica delle appartenenze neutre (l”apprendistato al NO” di Cassandra verso il re suo padre e la sua città), la critica dei concetti di patria (sostantivo femminile derivante da ‘padre’), di onore, di eroismo. “Come donna non ho patria, la mia patria è il mondo intero” (V.Woolf). L’attraversamento dei confini e delle frontiere non ha significato indifferenza tra aggressori e aggrediti, tra occupanti e occupati (Israele e Palestina), ma riflessione e pratica politica della nonviolenza, come rifiuto delle pratiche maschili e costruzione di relazioni tra donne che partono, appunto, dalla critica delle appartenenze. (…)
"Le parole Manifeste di IFE Italia" (tratte dal Manifesto Femminista)
Questo manifesto è frutto del lavoro collettivo di IFE Italia. In oltre due anni abbiamo letto, discusso, approfondito fra di noi ed insieme ad alcune "compagne di strada", sul senso dell’esserefemministe oggi, in una dimensione politica, cioè capace di tenere insieme analisi e azione. Ne è nato il testo che pubblichiamo e che rappresenta, non un punto di arrivo ma bensì di partenza. E’ nostra intenzione infatti continuare questo lavoro, confrontandoci su altre "parole" discutendone con amiche/amici e compagne/i, disponibili a ragionare con noi. Per questo abbiamo pensato di pubblicare, ogni quindici giorni , sulla pagina FB dedicata e sul nostro sito le parole manifeste per noi più significative.
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