"Ci sono invisibili pistole
che sparano proiettili
di seduzione, di separazione,
ognuno chiuso murato nel suo
attrezzato loculo.
Tu chiedi artigli al lupo.
Ma anche chiedi il suo fiuto
la saldezza del branco.
Ci sono inferni dentro le teste, ammassi di parole
disordinate visioni ci sono
assilli, pesi d’un pensare
a blocchi, modestissime idee
e neanche una cometa di pensiero
lungimirante. Chiedi aiuto all’acqua.
Che ti insegni il silenzio. Subacqueo
suo tacere così grande. Chiedi
alla sua forma neve
la muta voce di ere
quell’apparire senza rumore.
da tanto tempo cade.
Ci sono carichi schiaccianti
tanta materia
che ti zavorra ti lega.
Sei catturata. Catturata esci.
All’erba nuda chiedi. Guarda
lo stelo – sua lezione tenace
di niente in spoliazione.
Semplice è l’erba. Niente
rami né foglie niente
di niente. Nuda e nascente
sempre. Da tanto tempo cresce”
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