IFE Italia (IFE-EFI), Iniziativa Femminista Europea esprime:
a) felicità per la fine di un governo, e di un modo di governare, che oltre a creare imbarazzo nel paese e all’estero ha perseguito con caparbietà l’obiettivo di cancellare diritti collettivi ed individuali, affermare il primato del privato, garantire privilegi, impunità, diseguaglianze. S i è strutturato in questi anni un modello di società escludente, egoista, misogina. L’intreccio fra il potere dei soldi di Berlusconi e le culture xenofobe della Lega sono state un mix micidiale che hanno modificato nel profondo la politica , l’economia, la società, la cultura; b) positiva consapevolezza di aver perseguito per come ne siamo state capaci ma con coerenza e determinazione l’obiettivo della caduta … dell’”imperatore “ ( anche se non ancora dell’”impero”....) attraverso la costruzione di iniziativa politica e la partecipazione attiva alla “cosa pubblica” ; c) inquietudine per il nostro futuro perché se è un bene che in una democrazia bloccata così come è divenuta la nostra, anche a causa di un sistema elettorale pasticciato e di una legge elettorale definita "porcata" dagli stessi estensori, si sia comunque riusciti a produrre un cambiamento., resta però il fatto che il governo che sta per nascere , strumentalmente chiamato "tecnico" ( quando nei fatti è più che mai politico anche se non partitico) avrà, temiamo, carta bianca in campo economico (quindi lavoro e welfare) e sul modello di società e di democrazia ( la CEI ha subito sentito il bisogno di ricordare che esistono valori, fondati sulla religione, da considerarsi irrinunciabili. Alla faccia della laicità!). Osserveremo con sguardo attento il tipo di governo che si formerà ed il programma che esprimerà in particolare per ciò che riguarda i diritti delle donne e la loro autodeterminazione. Su questi aspetto non staremo zitte nè abbasseremo la testa se si continuerà con le medesime ricette che hanno portato alla crisi; d) consapevolezza che senza un soggetto politico di "sinistra" ( un termine forse antico ma che per noi ancora rappresenta un patrimonio di principi, valori, pratiche, comportamenti, modo di essere) difficilmente riusciremo, con gli attuali rapporti di forza fra generi e classi, a promuovere un’uscita dalla crisi fondata sull’eguaglianza, la solidarietà e l’empatia, la giustizia sociale, la democrazia e la laicità. Consideriamo un prerequisito fondamentale per la nascita di un soggetto politico di “sinistra” la capacità di fare sintesi e di valorizzare le eguaglianze fra diverse/i. Prerequisito che ci pare ancora lontano, purtroppo.
Come femministe e come donne di sinistra continueremo il nostro piccolo ma tenace lavoro per trasformare la natura e la funzione del potere e dei sistemi attraverso cui si esprime, consapevoli che nessun progetto di trasformazione sarà possibile se non sapremo "diventare noi stesse/i il cambiamento che vogliamo rappresentare".
Per IFE Italia: Danila Baldo, Stefania Baroni, Luisa Carminati , Alda Colombera , Cinzia Colombo, Silvia Dradi, Emanuela Garibaldi, Anita Giuriato, Roberta Morosini, Nicoletta Pirotta, Elena Pisano, Corinna Preda, Maria Pia Trevisani (Mapi), Laura Tonoli.
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