Fanny Mendelssohn nacque ad Amburgo, prima figlia del banchiere Abraham Mendelssohn (figlio del filosofo Moses Mendelssohn, che più tardi cambiò il nome della famiglia in Mendelssohn Bartholdy) e della moglie Lea, nipote dell’imprenditore Daniel Itzign.
Fanny ebbe la possibilità di usufruire degli stessi insegnamenti dati al fratello Felix, condividendo numerosi insegnanti, fra cui Zelter. Come Felix (che nacque nel 1809), Fanny mostrò preococemente una grande abilità nel comporre musica. I frequenti ospiti del salotto di casa Mendelssohn, negli anni intorno al 1820, fra i quali c’erano Ignaz Moscheles e Sir George Smart, erano meravigliati dal talento dei due giovani fratelli Mendelssohn.
Tuttavia, fu limitata dai pregiudizi del tempo nei confronti delle donne, pregiudizi sostenuti, pare, anche dal padre che tollerava, più che supportare, la sua attività di compositrice. Egli le scrisse nel 1820: ’La musica forse diventerà la sua (di Felix) professione, mentre per te può e deve essere solo un ornamento’. Il fratello Felix, invece, la supportava sia come compositrice che come artista, anche se era cauto (probabilmente per ragioni familiari) sull’idea che lei pubblicasse le sue opere a proprio nome. Lui comunque la aiutò ad arrangiare un certo numero di componimenti che lei pubblicò a suo nome, e lei in cambio aiutò lui con delle critiche che lui considerava molto costruttive.
Nel 1829, dopo un corteggiamento durato vari anni, Fanny sposò il pittore Wilhelm Hensel, che incoraggiava la sua produzione artistica. In seguito, le sue opere erano sempre suonate insieme a quelle del fratello durante i concerti che si tenevano nella casa di famiglia, a Berlino. Il suo debutto in pubblico al piano avvenne nel 1838, quando si esibì sulle note dell’opera del fratello, il concerto per pianoforte n. 1.
Morì nel 1847 a causa di complicazioni in seguito ad un ictus avvenuto mentre provava un’opera del fratello, ’The First Walpurgis Night’.
In anni recenti, la sua musica è diventata nota grazie ad esecuzioni di sue opere durante dei concerti e alla pubblicazione di CD da parte di etichette quali Hyperion e CPO, oltre che a ricerche condotte sulla creatività musicale femminile, di cui è uno dei pochi esemplari dell’inizio del XIX secolo.
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