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“Quando tutte le donne del mondo ….” : seconda tappa della campagna femminista di solidarietà per il diritto alla salute

Lista "Donne nella crisi"
martedì 21 maggio 2013

“Quando tutte le donne del mondo ….” : seconda tappa della campagna femminista di solidarietà per il diritto alla salute

Le politiche di austerità, lungi dal risolvere gli enormi problemi determinati dalla crisi economica e sociale in cui siamo immerse, colpiscono soprattutto i servizi pubblici alla persona ed in particolare i sistemi sanitari nazionali che vengono tagliati con la scure con il risultato di svuotare di significato il diritto universale alla salute mettendo in discussione nello stesso tempo anche ciò che rimane dei diritti del lavoro (le numerose vertenze di lotta in diversi ospedali del nostro Paese ne sono un esempio concreto). L’Italia rischia molto, sotto questo profilo, anche perché, rispondendo supinamente ai diktat della “troika” europea, ha introdotto in Costituzione il pareggio di bilancio (che in soldoni significa sborsare circa 45 miliardi di euro all’anno per i prossimi tre per pagare il “debito” accumulato). Una spada di Damocle che ci fa temere non poco. I risultati delle politiche “austere” si possono ben vedere in Grecia : in pochi mesi, dopo l’emanazione del primo memorandum, l’assistenza sanitaria pubblica è divenuta un miraggio per oltre un terzo della popolazione costretta a pagarsi a cifre insopportabili ogni prestazione sanitaria. Se si guarda alla situazione greca con un’ottica di genere si scopre che le più colpite ( soprattutto perché più povere e con meno garanzie economiche e/o sociali) sono le donne. Per un terzo di loro, incredibilmente, il parto in ospedale è divenuto un lusso perché il suo costo (800 euro per un parto normale e 1200 per un cesareo) è insostenibile. Se poi ad una donna capita un parto precoce i costi di mantenimento della o del neonato in incubatrice sono folli (circa 200 euro al giorno!!). Per queste ragioni in Italia la lista “donne nella crisi”, nata durante il forum sociale di “Firenze 10+10”, ha dato il via una campagna di solidarietà con le donne greche che si è , per il momento concretizzata in una raccolta di fondi a favore di un gruppo di MEDICI VOLONTARI che agisce in una caserma occupata di Elleniko, un Comune alle porte di Atene e offre aiuto a persone che hanno perso l’assistenza pubblica e non possono pagarsi la privata. La campagna ha un risvolto solidaristico ed anche, forse soprattutto, politico perché nel fare conoscere la situazione greca si vorrebbe attivare un protagonismo sociale capace di riaffermare l’universalità del diritto alla salute e l’importanza dei sistemi sanitari pubblici che rendono esigibile questo diritto. In questa direzione abbiamo sostenuto la lotta delle lavoratrici del San Raffaele di Milano. Abbiamo dato vita, in collaborazione con Sonia Mitralia attraverso la quale siamo venuti in contatto con Elleniko, ad una serie di incontri in differenti città italiane per presentare l’iniziativa e iniziare la raccolta di fondi. Abbiamo aperto un conto postale dedicato e stiamo procedendo con la raccolta. Il nostro obiettivo è quello di provare ad aprire dentro Elleniko uno spazio a sostegno della salute riproduttiva delle donne (contraccezione, gravidanza, parto, counseling, ….) Per questo incontreremo le ed i medici di Elleniko e valuteremo con loro la fattibilità di tale obiettivo e le necessità materiali per la sua realizzazione. La nostra proposta operativa è quella di organizzare, una volta stabilite queste necessità materiali, un camper itinerante che toccando città differenti (quelle dove vi sono già state iniziative ed anche altre) raggiunga Atene per portare ad Elleniko quanto raccolto. Nelle città toccate dal camper verranno organizzate iniziative che intreccino la solidarietà con le donne greche con la presa di coscienza della situazione sanitaria in Italia. Abbiamo presentato la nostra proposta ad altre associazioni, reti, movimenti italiane ed europee. Siamo in contatto in Europa con altre reti femministe e parteciperemo all’incontro dell’ALTERSUMMIT ad Atene, dal 7 al 9 giugno 2013, per presentare la campagna ed inserirla, se possibile, in un quadro europeo di iniziative e lotte sul diritto alla salute. Ci sostiene la convinzione che proprio perché la vita delle donne è resa più difficile dalle politiche di austerità che tagliano diritti, tutele, servizi e reti di protezione sociale, sono proprio le donne, obiettivamente, ad essere presenti più che mai nel conflitto e forse ad essere maggiormente interessate alla trasformazione dell’esistente, anche grazie al femminismo che le ha rese meno pazienti ed adeguate alla lotta. Lista “Donne nella crisi” Maggio 2013 donnenellacrisi@googlegroups.com www.donnenellacrisi.net

Versione francese:

“Quand toutes les femmes dans le monde …”: 2éme étape de la campagne de solidarité féministe pour le droit à la santé

Les politiques d’austérité, loin de résoudre les énormes problèmes causés par la crise économique et sociale dans laquelle nous sommes plongés, affectent en particulier les services publics à la personne et notamment les systèmes nationaux de soins de santé qui sont coupés à la hache en mettant en cause le droit universel à la santé en même temps de ce qui reste des droits du travail (les nombreuses luttes dans différents hôpitaux de notre pays en sont un exemple concret).

L’Italie risque beaucoup à cet égard, parce que, en acceptant les diktats de la troïka européenne, elle introduit dans la Constitution le "budget équilibré" (ce qui signifie en un mot la dépense de 45 milliards d’euros par an pour les trois prochaines années pour payer l’ «dette» accumulé). Une épée de Damoclès qui nous fait craindre beaucoup. Les résultats des politiques "austères", sont bien clairs en Grèce :quelques mois après la émanation du premier mémorandum, les soins de santé publique sont devenus un mirage pour plus d’un tiers de la population qui doit maintenant payer chaque service de santé à des prix insupportables.

Si on regarde la situation grecque d’une perspective de genre, il s’avère que les plus touchées (principalement parce que plus pauvres et moins protégées économiquement et/ou socialement) sont des femmes. Pour un tiers d’entre elles, incroyablement, l’accouchement à l’hôpital est devenu un luxe parce que son coût (800 € pour un accouchement normal et 1200 pour une césarienne) est insoutenable. Dans le cas d’une naissance précoce les coûts pour garder l’enfant dans l’incubateur sont fous (environ 200 € par jour).

Pour ces raisons, en Italie, la liste «Femmes dans la crise", née lors du forum social de "Firenze 10 +10», a débuté une campagne de solidarité avec les femmes grecques qui a, pour l’instant, donné lieu à une collecte de fonds à faveur d’un groupe de médecins bénévoles qui agit dans une caserne occupée (Elleniko) à la périphérie d’Athènes et offre une assistence sanitaire aux personnes qui ont perdu l’aide publique et ne peuvent pas payer le privé.

La campagne a un caractère de solidarité et aussi, peut-être plus important encore, politique, parce que elle souhaite activer des forces pour réaffirmer le droit à des systèmes de santé publics en tant que droit universel. En ce sens, nous avons soutenu la lutte des travailleuses/rs de l’hôpital San Raffaele à Milan.

Nous avons réalisé, en collaboration avec Sonia Mitralia à travers laquelle nous sommes en contact avec Elleniko, une série de rencontres dans différentes villes italiennes pour présenter l’initiative et commencer à recueillir des fonds. Nous avons ouvert un compte dédié à la campagne et nous avons commencé la collecte.

Notre but est d’essayer d’ouvrir un espace à l’intérieur Elleniko dédié à la santé reproductive des femmes (contraception, grossesse, accouchement, counseling, ....) Pour cela nous allons rencontrer les médecins d’Elleniko et évaluer avec elles/eux la faisabilité de cet objectif et les besoins matériels de sa réalisation.

Notre proposition consiste à organiser, une fois établis ces besoins matériels opérationnels, un voyage en campingcar qui touchera différentes villes italiennes (celles où il y a déjà eu des initiatives et d’autres) en direction d’ Athènes pour remettre la récolte à Elleniko. Dans les villes touchées par le campingcar seront organisées des initiatives dans lesquelles la solidarité avec les femmes grecques se mèlera avec des actions visant la situation sanitaire en Italie. Nous avons présenté notre proposition à d’autres associations, réseaux, mouvements italiens et européens. Nous sommes en contact avec d’autres réseaux féministes en Europe et participons à la rencontre de l’ALTERSUMMIT à Athènes, du 7 au 9 Juin 2013, pour présenter la campagne et l’insérer, si possible, dans le cadre des initiatives européennes de lutte sur le droit à la santé.

Nous sommes convaincues que, justement parce que les politiques d’austérité, en Europe, qui portent atteinte aux droits, aux services et aux réseaux de protection sociale en rendant notamment plus difficiles les conditions de vie des femmes, celles-ci seront objectivement plus présentes que jamais dans le conflit et, peut-être plus intéressées, grâce au féminisme qui les a rendues subjectivement moins patientes et plus pretes à lutter pour la transformation de l’existant.

Liste "Femmes dans la crise" May, 2013

donnenellacrisi@googlegroups.com

www.donnenellacrisi.net



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