In una lettera affissa nella bacheca della Chiesa, don Piero Corsi attacca le donne e le loro "responsabilità" nel caso di omicidi, stupri e violenze sessuali. La sua tesi è semplice: "Colpa della donna che provoca con abiti succinti". Nella si legge, testualmente: "Femminicidio: le donne facciano autocritica, quante volte provocano?" o, ancora: "Possibile che in un sol colpo siano impazziti tutti?" "cadono nell’arroganza e si sentono indipendenti" o, ancora: "Donne e ragazze in abiti succinti provocano gli istinti, facciano un sano esame di coscienza: forse ce lo siamo andato a cercare".
Ecco la dichiarazione di Carnieri Moscatelli, Presidente di Telefono Rosa: "Non è solo un problema di forma o di dignità lesa . Noi di Telefono Rosa riteniamo che questo messaggio sia una vera e propria istigazione a un comportamento violento nei confronti delle donne perché si offre una inaudita motivazione ad atti criminali contro di esse. Chiediamo che sia lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti, che proprio ieri nel suo discorso ha parlato della necessità di una nuova rappresentazione delle donne intervenga attraverso i ministri competenti. Ma la richiesta è diretta anche a Papa Benedetto XVI e al vescovo della Spezia. In Italia, che è il Paese con il maggior numero di femminicidi d’Europa e ha un altissimo numero di violenze consumate all’interno delle mura domestiche, un episodio come questo non è piu tollerabile".
Tratto dall’articolo sul quotidiano on line "La Repubblica" del 26 dicembre 2012
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