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Dal 25 ottobre i pazienti della Ue potranno liberamente scegliere dove farsi visitare, curare o operare. Prove generali di una sanità per ricchi?

lunedì 21 ottobre 2013.

...... Dal 25 ottobre i pazienti della Ue potranno liberamente scegliere dove farsi visitare, curare o operare. Da quel giorno ...si avrà la possibilità di sottoporsi ad un intervento a Parigi, Londra e Stoccolma o un finlandese di venire in Italia. Da oltre due anni la Ue ha votato questa direttiva. E ora tutti i Paese stanno approntando le pratiche burocratiche necessarie.

La nuova direttiva prevede (....) la possibilità di uniformare procedure amministrative e tariffe, oltre che riconoscere a livello comunitario l’universalità delle prescrizioni mediche. (....) Per i cittadini dell’Unione Europea si tratta di una riforma importante, che coinvolgerà 600 milioni di persone, due milioni circa di medici e più di venti milioni di infermieri. Quello che viene già definito una “sorta di Trattato di Schengen della salute” dovrebbe permettere così di omologare i prezzi della sanità in tutta Europa.

Saranno approvate nuove procedure amministrative – con il coinvolgimento delle Regioni – che consentiranno di riconoscere le stesse prescrizioni mediche ovunque. Per i pazienti stranieri che vorranno arrivare in Italia per sottoporsi a cure mediche il Ministero predisporrà sul proprio sito istituzionale un elenco con tutte le strutture d’eccellenza.

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, legge in positivo questo tsunami sanitario-amministrativo (...) "Sarà un’occasione per noi. Non nascondo che può preoccupare una simile organizzazione ma potrebbe essere un modo per metterci in mostra. Per far conoscere le nostre eccellenze. Stiamo lavorando sui finanziamenti dei nostri ospedali che saranno destinatari delle scelte dei pazienti stranieri. Oggi abbiamo malati che si spostano da una Regione ad un’altra, a tempi brevi avremo una circuitazione europea. Finalmente non si parlerà soltanto di malasanità. So che diversi Paesi si sono già fatti avanti per stipulare accordi con le nostre strutture".

Ma la realtà è molto complessa: negli ultimi anni il saldo di pazienti è in passivo. Gli italiani che si fanno curare all’estero sono molti di più degli stranieri che si fanno curare in Italia. Se il trend restasse questo, o addirittura peggiorasse, le conseguenze sul nostro servizio sanitario sarebbero molto gravi.

Inoltre i pazienti dovranno anticipare il costo delle prestazioni e pagare la differenza di prezzo.

Tratto dal blog : http://www.libero.it/


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