tratto da http://www.huffingtonpost.it/2015/0...
(....) La Francia - si legge nel comunicato dell’ Eliseo - ha colpito in Siria. Lo abbiamo fatto sulla base di informazioni raccolte nelle ultime operazioni aeree condotte da oltre due settimane, nel rispetto della nostra autonomia d’azione, in coordinamento con i nostri partner della coalizione". Parigi "conferma il risoluto impegno" a combattere contro "la minaccia terroristica rappresentata da Daesh" annunciando di voler "colpire ogni volta che la nostra sicurezza nazionale sarà in gioco". Gli obiettivi dei raid, seguiti alla decisione di estendere l’azione francese militare francese già in corso nel vicino Iraq, sono stati individuati negli ultimi 15 giorni. L’operazione contro "la minaccia terroristica" rappresentata dallo Stato islamico, si legge in una breve nota, è stata coordinata insieme ai partner nella regione. Da circa un anno l’esercito francese agisce contro il gruppo in Iraq, con caccia Rafale e Mirage 2000 e un contingente di oltre 700 effettivi, ma in Siria si era limitata sinora a inviare ai ribelli armi e dotazioni per le comunicazioni. Valls ha poi sottolineato "la necessità di una transizione politica e democratica sulla base delle conversazioni di Ginevra con gli elementi moderati dell’opposizione e con membri del regime", ma allo stesso tempo ha ribadito che il presidente "Bashar Assad non può essere la soluzione in Siria".
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